Foto: YT
La stagione della Formula 1, a causa del Coronavirus, non è ancora iniziata. Molto probabilmente prima di luglio i motori resteranno spenti, e fino a qual momento i piloti devono possibilmente mantenersi in forma. Stanno facendo il giro del mondo, le parole molto discutibili di Helmut Marko, consulente forte della Red Bull, che ha proposto alla scuderia austriaca di contagiare i propri piloti.
L’idea del consulente, è in pratica di creare un “Coronavirus Camp”, in modo che i piloti vengano contagiati dal virus, cosi da non poterlo più prendere in futuro. Una proposta molto simile all’immunità di gregge di cui ha parlato poche settimane fa il Primo Ministro britannico Boris Johnson.
Fortunatamente la proposta è stata subito respinta dai vertici della Red Bull, come ha confermato lo stesso Marko: “Mettiamola così: non è stata ben accolta da altre parti in azienda. Abbiamo quattro piloti di Formula 1 (Max Verstappen, Alex Albon, Pierre Gasly, Daniil Kvyat) e otto o dieci junior. L’idea era di organizzare un campo dove potremmo riempire questo tempo di gare – mentalmente e fisicamente – un po’ morto. E questo sarebbe un momento ideale per contrarre l’infezione. Parliamo di ragazzi giovani, forti, in ottima salute.
In questo modo sarebbero preparati per quando si riprenderà in quello che sarà probabilmente un campionato molto difficile una volta iniziato. Se c’è una stagione concentrata con 15-18 gare, sarà molto, molto dura. Non c’è possibilità di migliorare la forma fisica durante la stagione. Quindi sarebbe davvero ideale questo tempo fermi”.
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