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L’Assemblea Nazionale del popolo cinese ha di recente approvato una legge che mira a rimodulare i rapporti tra la Cina e Hong Kong, regione amministrativa che finora aveva goduto di maggiori libertà economiche politiche e sociali.
Tale legge, secondo le prime indiscrezioni lanciate dal New York Times dovrebbe, tra le altre cose, reprimere qualsiasi atto che possa minare alla sicurezza nazionale anche attraverso la discesa in campo delle temute agenzie di sicurezza cinese, pronte ad operare apertamente in città.
Il nuovo assetto, potrebbe cambiare anche i rapporti tra Hong Kong e gli Stati Uniti di Trump: il tycoon ha infatti asserito che non garantirà più il “trattamento speciale” finora riservato alla regione. Trattamento speciale che permetteva, tra le altre cose, una maggiore facilità di circolazione delle merci e scambi commerciali, visti più facili per i viaggi e accordi speciali per l’estradizione.
in definitiva, fino ad oggi è stata esentata dai dazi sulle merci cinesi imposte dagli Usa negli ultimi tempi.
Ma tutto questo è destinato a cambiare: “Hong Kong non è più autonoma dalla Cina. Le nuove leggi aumentano la presenza dello stato cinese in quello che era un bastione delle libertà“, ha detto Trump in un presagio di tempesta.
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