Hybris, il supernatural thriller
Hybris – Il supernatural thriller dell’esordiente Giuseppe Francesco Maione nelle sale dal 28 maggio
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Hybris, per la regia del ventunenne Giuseppe Francesco Maione, uscirà nelle sale il 28 maggio distribuito da Flavia Entertainment. Il film è un supernatural-thriller realizzato da una troupe e da un cast di giovanissimi interpeti tra cui spicca il venticinquenne Lorenzo Richelmy, promettente Marco Polo per la serie TV americana Netflix. Accanto a lui Guglielmo Scilla, meglio conosciuto in rete come Willwoosh, il nome del suo canale YouTube. Li affiancano Tommaso Arnaldi, volto già noto del piccolo schermo e la youtuber Claudia Genolini.
Nel film, quattro ragazzi, per rispettare le ultime volontà di un loro caro amico si scoprono legati da un oscuro passato e si ritrovano a trascorrere una notte in una vecchia casa abbandonata. La scomparsa improvvisa di porte e finestre li costringerà ad affrontare i rancori accumulati nel corso degli anni, dando vita a un gioco al massacro che costerà loro molto più di una semplice notte insonne…
Ho intervistato proprio Claudia Genolini, 28 anni, romana nonché la giovanissima protagonista del film.
– Parlami dell’idea del film, com’è nata?
Allora, l’idea del film è nata dal regista Giuseppe Francesco Maione di voler ispirarsi a “la casa” di Raini, ed era nata come una serie. Avendo conosciuto Tommaso Arnaldi sul set una web serie “Meds”, che avevano girato insieme l’anno scorso, tra l’altro molto bella, e il regista ha scoperto che Tommaso oltre ad essere un attore, è anche un autore; ha scritto altre cose tra cui sceneggiature teatrali insieme a me e quindi gli ha proposto la scrittura di questa serie. Però poi Tommaso ha avuto l’idea di trasformarla in film. Quindi, l’idea del film è nata in questo modo, circa due anni fa.
– Ti sei identificata nel personaggio interpretato in Hybris, Penelope?
Assolutamente no! Penelope è una ragazza molto poco empatica, molto fredda, una persona molto arrivista, tracotante, tronfia, non ha niente a che vedere con me! Quindi ho dovuto lavorare a qualcosa che è completamente esterno a me, qualcosa che è completamente diverso da me. È stato molto difficile perché, generalmente, noi attori andiamo a pescare il nostro bagaglio emotivo e di memoria, cosa che non ho potuto fare con Penelope perché non mi sento assolutamente affine al personaggio. Poi, ovviamente l’ho amata, come si amano tutti i personaggi che si interpretano perché anche i quelli “negativi” , noi li amiamo tutti, però diciamo che davvero non ha niente a che vedere con me.
– Prima di iniziare a recitare per il grande schermo, tu hai fatto un po’ di gavetta in vari settori; com’è stato per te il passaggio dal doppiaggio al teatro al web ( con il tuo canale Youtube Cicciasan) al grande schermo? Come protagonista, poi!
Guarda (ride) , devo dirti che quello più traumatico è stato dal teatro al cinema; nel senso che quando lavori in teatro il tipo di recitazione è completamente diverso. Ad esempio, quando ho fatto la prima stagione di “Freaks!” la prima cosa su cui ho lavorato è stato togliere, e come poi è successo, ho tolto troppo! Diciamo che è una questione di equilibrio molto difficili, ma sono due mondi a sé stanti, la recitazione cinematografica e quella teatrale. È stato abbastanza traumatico poiché son due “mestieri” completamente diversi!
– Okay, ma in che rapporti sei con i critici? Leggi le recensioni?
Sì sì! Le leggo, le leggo tutte! Belle e brutte! (ride) Nel senso che le recensioni sono inevitabili; quando tu ti metti in gioco dai la possibilità di essere giudicato e devi sapere che comunque potrebbero arrivare anche le critiche che non sono quelle che ti aspetti, e diciamo che in questo campo, io , mi sono fatta molto le ossa sul web; nel senso che con il tuo canale ti abitui a prendere un sacco di calci in faccia, perché ti esponi al pubblico! però ci sta, è il nostro mestiere ed è forse il mestiere più soggetto al gusto del pubblico. Noi siamo sempre soggetti a chi ci guarda, e tra il pubblico ci sono anche i critici, e le critiche brutte sono ben accette tanto quelle belle. Ci stanno e le accettiamo con grande sportività!
– Possiamo aspettarci altri vostri lavori?
Beh, io mi auguro di sì! Sicuramente la “Mirelatives” non si fermerà con le produzioni, hanno già in cantiere una black comedy che faranno a breve, ed è una società che non si ferma affatto! Lavora, e lavora molto e ha molta voglia di lavorare, e ci sono altri progetti molto interessanti. A me piacerebbe lavorare di nuovo con loro, perché mi son trovata bene; sono dei grandissimi professionisti, lavorano bene e in modo molto serio e mi farebbe piacere tornare sul set con loro.
Okay Claudia, io ti saluto e ti ringrazio per questa intervista e invito i nostri lettori ad andare al cinema a vedere Hybris.
Ma grazie a voi, e grazie a te, Graziana, per l’intervista!
Allora, a chi aspettiamo per andare al cinema?
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