Dopo un periodo nero nell’ultimo anno causato dal grave infortunio al ginocchio, ora Ibrahimovic trasferitosi al Los Angeles Galaxy sembra essere rinato. In America è già un idolo, e dopo solo 3 partite ha messo a segno 3 reti.
Lo scorso martedì al Jimmy Kimmel Live, l’attaccante svedese ha dichiarato: “Andrò sicuramente in Russia, che Mondiale sarebbe senza di me?”. Questa dichiarazione ha diviso la Svezia in due, chi dalla parte di Zlatan e chi non vuole un suo possibile ritorno in nazionale.
Uno dei primi a parlare del possibile ritorno di Ibra è il secondo portiere della nazionale svedese Karl-Johan Johnsson, che ha dichiarato alla rivista francese Main Opposée il disapprovo della notizia: “Lui è un egoista, un individualista sia come persona che come giocatore. Noi invece siamo un gruppo. Mentre, non ho dubbi che se venisse convocato giocherebbe bene, ma noi dovremmo cambiare totalmente il nostro gioco, perché tutto sarebbe subordinato a lui e alle sue giocate. Alla fine, ci siamo meritati di andare in Russia senza di lui, con un sistema ben definito e collaudato e non sono così sicuro che il tecnico voglia nuovamente modificare tutto”.
Dunque, un possibile ritorno potrebbe rompere gli equilibri creati nello spogliatoio, che hanno portato la Svezia al Mondiale anche senza l’aiuto dell’ex numero 10.
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