Il primo uomo di Damien Chazelle è al centro delle polemiche. Il film, che ha avuto un buon riscontro al Festival di Venezia, ha scatenato qualche critica oltreoceano.
Ad essere contestata è l’assenza della bandiera americana all’interno dell’opera di Damien Chazell. Dopo le parole di Ryan Gosling, tese a convincere che i meriti dello sbarco sulla luna siano di tutti, non solo dell’America, le famiglie dei due protagonisti della spedizione Apollo 11, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, hanno espresso pareri divergenti.
I figli di Armstrong hanno supportato il regista, e compreso la sua scelta di considerare più il lato umano dell’eroe che il suo status di americano: “È un film molto personale sul viaggio di nostro padre, filtrato attraverso il suo sguardo. In poche parole, non riteniamo che questo film sia minimamente anti-americano. Magari il contrario. Diciamo a tutti di andare a vedere questo film straordinario”.
Non è stato dello stesso avviso Buzz Aldrin, il secondo ad aver messo piede sulla Luna. L’uomo ha postato, su Twitter, una foto del momento in cui Armstrong pianta la bandiera sul suolo lunare, seguita dall’hashtag “Orgoglioso di essere un americano“.
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