E’ prevista per il 2019 la riapertura al pubblico del sito archeologico di Palmira a seguito dei numerosi progetti di restauro per riparare ai danni inferti dagli attacchi terroristici dell’Isis tra il 2015 e il 2017.
Di fondamentale importanza risulta essere stato il contributo dell’Unesco, della Russia, della Polonia e dell’Italia. L’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma è infatti intervenuto, l’anno scorso, sui due altorilievi noti come Busti di Palmira.
L’Unesco invece, con il progetto “Emergency Safeguarding”, ha condotto le operazioni di ripristino del Portico del Tempio di Bel. Il restauro di statue e sculture del sito è stato infine affidato agli esperti del Museo Puškin di Mosca.
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