Autonomia del Veneto, l’intesa Stefani-Zaia
Oggi il ministro per gli Affari regionali, Erika Stefani, ha incontrato a Roma il governatore Luca Zaia. L’ipotesi del presidente del Veneto è quella di una legge delega per concretizzare più velocemente l’intesa per l’autonomia.
Un iter che non dispiacerebbe nemmeno alla neo-ministra, entrambi sperano che l’accordo possa arrivare entro la fine di quest’anno. Del resto i veneti si sono espressi chiaramente con un referendum dichiarato legittimo dalla Corte Costituzionale e celebrato lo scorso anno.
L’obiettivo di Zaia è trovare una intesa col governo giallo-verde per poi arrivare con una legge da votare in Parlamento il prossimo anno. Intanto in coda ci sono anche Lombardia, Emilia-Romagna e Liguria. Nel referendum si chiedeva di ricontrattare con lo Stato centrale competenze in 23 differenti materie, – che di certo – significa andare a condizionare un articolo fondamentale della Costituzione, il 117, circa la potestà legislativa esercitata dallo Stato e dalle Regioni.
Lo scorso 22 ottobre votarono “sì” all’autonomia regionale 2.273.570 elettori, pari al 98,1% dei votanti. L’affluenza al voto fu del 57,2%.
Sicuramente con la Lega al governo la storica battaglia veneta sembra avere la strada in discesa ma, dall’altro lato, va ricordato che il Movimento Cinque Stelle è stato ampiamente votato di più al sud, che – a questo punto – si vedrebbe fortemente penalizzato.
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