Quando Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble salgono sul palco, il tempo sembra fermarsi. Ieri sera, giovedì 23 gennaio, il PalaSele di Eboli è stato travolto da un’ondata di emozioni che ha lasciato il pubblico senza fiato. Parte del tour “Tutti Per Uno – Ad Astra Live Nei Palasport”, lo show è stato un viaggio tra tradizione e innovazione, che ha saputo accendere i cuori e far salire i brividi sin dalle prime note.
“Abbiamo un grande rapporto con il pubblico campano, non vediamo l’ora di poterci esibire a Eboli,” avevano dichiarato i tre artisti prima dello spettacolo. E quelle parole sono diventate realtà: per oltre due ore, le straordinarie voci de Il Volo hanno avvolto la platea, creando un’atmosfera carica di magia.
Brani inediti tratti dall’album “Ad Astra” si sono alternati ai grandi classici che hanno segnato i 15 anni – quasi 16 – di carriera del trio. Dall’intensità di “Capolavoro”, presentato a Sanremo 2024, alla dolcezza dell’ultimo singolo “Tra le onde”, fino ai classici immortali come “Un amore così grande” e “Grande amore”, il pubblico è stato travolto da un fiume di emozioni.
Uno dei momenti più toccanti è stato l’omaggio al Maestro Ennio Morricone, con un medley di “C’era una volta in America” e “Malena”, seguito dall’esecuzione di “Se”. E quando le luci si sono abbassate per “Hallelujah”, il palazzetto si è trasformato in un mare di torce luminose, unendo artisti e spettatori in un unico respiro collettivo.
Non solo musica, ma anche un’esperienza visiva mozzafiato: cinque grandi schermi, giochi di luci e laser hanno reso ogni momento dello spettacolo un quadro vivente. L’orchestra, diretta dal Maestro Edmondo Mosè Savio, e una band energica hanno creato un tappeto sonoro su cui le voci di Piero, Ignazio e Gianluca hanno potuto brillare.
Ogni artista ha avuto il suo momento di gloria: Gianluca ha incantato con “La Cura”, Ignazio ha emozionato con “E Penso a te”, e Piero ha lasciato tutti senza parole con “No Puede Ser”. Tre voci uniche, tre anime che si fondono in un’armonia che ha il potere di toccare le corde più profonde dell’animo.
Con “Ad Astra“, Il Volo ha intrapreso un percorso che guarda al cielo e all’infinito, ma anche alle profondità dell’essere umano. “Avevamo l’esigenza di essere interpreti delle nostre stesse canzoni e di esprimere ciò che avevamo dentro,” ha raccontato Gianluca. E quel bisogno di autenticità si è percepito in ogni brano, trasformando lo show in un viaggio emotivo senza precedenti.
Nel gran finale, brani iconici come Il mondo, “Nessun Dorma” e “Grande amore” hanno coinvolto il pubblico in un’esplosione di energia e gioia collettiva. “Abbiamo voluto dedicare questa ultima parte dello show alle canzoni che a noi hanno significato di più, le canzoni che ci hanno reso chi siamo oggi. Vogliamo cantarle insieme a voi,” hanno detto i tre artisti, chiudendo la serata tra applausi scroscianti e standing ovation.
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