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La notizia era scontata vista la maggioranza repubblicana al Senato ma ci si poteva aspettare qualche sorpresa. Alla fine però con 52 voti di senatori che hanno dichiarato Trump “non colpevole” contro i 48 di coloro che l’hanno dichiarato “colpevole” è andata tutto come previsto.
Donald Trump quindi è stato assolto dalla due accuse che lo avevano tirato in ballo e fatto mettere sotto stato d’accusa. La prima accusa è aver abusato del suo potere, bloccando 391 milioni di aiuti militari all’Ucraina per ottenere un’indagine contro Joe Biden e il figlio Hunter da parte del governo di Ucraino.
La seconda accusa è di aver intralciato il lavoro del Congresso, minacciando i testimoni e bloccando la loro partecipazione all’indagine di deputati e senatori.
Il voto al Senato ha riservato un’eccezione: Mitt Romney infatti repubblicano ha votato insieme ai democratici a favore dell’impeachment nei confronti di Trump. “La mia fede è il cuore di ciò che sono. Ho giurato davanti a Dio. Questa è la decisione più grave che io abbia mai dovuto prendere, ma il presidente è colpevole di un incredibile abuso della fiducia pubblica”
I democratici hanno però già annunciato che l’inchiesta non si ferma. La Camera, a maggioranza democratica, potrebbe nelle prossime settimane emettere un subpoena, ovvero un mandato di comparizione per Bolton, il supertestimone a cui i repubblicani hanno già negato l’autorizzazione a parlare. La battaglia va dunque avanti.
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