In Italia si sta dando sempre più spazio a terzo settore e imprenditoria sociale. Nel nostro Paese sono quasi 93 mila le imprese sociali che operano sul territorio
Simili realtà sono di fondamentale importanza per riuscire a coniugare al meglio imprenditoria e sociale a sostegno di chi ha più bisogno. Questa realtà è un modello che conta in tutta Europa circa 3 milioni di imprese attive nel Terzo Settore. Attività del genere, oltre a dare sostegno alle persone che hanno più bisogno, sono riuscite nel tempo
anche a generare diversi posti di lavoro. Vediamo alcuni esempi italiani che hanno coniugato al
meglio il terzo settore e l’imprenditoria. Dynamo Camp
Il Dynamo Camp è una ONLUS che coniuga al meglio il Terzo settore con l’imprenditoria. Questa nasce dalle idee filantropiche dell’imprenditore
Enzo Manes. Il
Dynamo Camp è un luogo dove i bambini malati o con gravi patologie possono passare un periodo all’insegna del divertimento, ma anche di cure basate sulla terapia ludica ma sostenuta anche da cure mediche.
Dynamo Camp è dedicato a tutti i bambini tra i 6 e i 17 anni ed è completamente gratuito, sia per coloro affetti da patologie croniche sia per i bambini in fase di post ospedalizzazione.
Dynamo Camp durante l’anno propone diverse iniziative dedicate ai più piccoli non solo all’interno del campo, ma anche in giro per l’Italia.
QUID a Verona
Un’impresa sociale che sicuramente merita di essere
citata è QUID. Questa nasce a Verona ed opera in modo tale da fornire alle donne che hanno avuto un passato difficile un nuovo modo di guardare al futuro. Questo progetto ha portato alla creazione di un marchio di moda, che impegna le donne nella creazione di abiti, ma che le porta anche a emanciparsi e ad uscire dal turbinio
della loro vita precedente. QUID ha diversi laboratori che permettono il reinserimento lavorativo di tutte quelle donne in difficoltà, che hanno bisogno anche di uno stimolo e della partecipazione a un’attività di gruppo. Non solo, il progetto QUID presenta anche un laboratorio in carcere per il reinserimento delle donne in società dopo la galera. Infine, questa impresa sociale ha anche un occhio attento alla sostenibilità ambientale, cercando di recuperare i tessuti inutilizzati di qualità, donati da diversi
brand partner nazionali e locali. Triciclo
Triciclo opera da 20 anni in Italia ed è un esempio di come è possibile coniugare l’imprenditorialità al raggiungimento di obbiettivi sociali. Questa
cooperativa prevede un laboratorio che opera al fine di fornire l’inserimento temporaneo di italiani ed immigrati che hanno difficoltà personali, o vivono in una situazione di marginalità sociale. Grazie a questa cooperativa è possibile inserire i cittadini italiani e immigrati in un nuovo contesto lavorativo e successivamente in un contesto produttivo locale. Triciclo vuole abbinare quest’obbiettivo al riciclo di oggetti inutilizzati e momentaneamente inutili che possono diventare nuovamente utili dopo
essere stati riadattati e aggiustati. Non solo, la cooperativa rivende ciò che produce a prezzo contenuto per dare la possibilità anche alle famiglie più povere di fare acquisti intelligenti a basso costo.