immagine da twitter
Venerdì 2 luglio un gasdotto sottomarino della società messicana Pemex ha registrato una perdita non lontano da una piattaforma petrolifera nelle acque del Golfo del Messico. La deflagrazione ha provocato una serie di esplosioni sotto il livello dell’acqua, dando vita a un vasto incendio sottomarino.
Le fiamme nel Golfo del Messico hanno continuato ad ardere per cinque ore e hanno richiesto l’intervento di mezzi specializzati che hanno spento l’incendio grazie a dei getti di acqua e azoto. Non è stato necessario evacuare le persone presenti sulla piattaforma, che si trova a circa 140 metri dal luogo dell’esplosione. Non è chiaro per il momento quali danni ambientali abbia provocato la fuoriuscita.
Le immagini del cerchio di fiamme nel Golfo sono diventate presto virali su Twitter. Intanto il capo dell’agenzia messicana per l’ambiente (Asea), Angel Carrizales, ha detto che non vi sono stati sversamenti di petrolio in mare. Pemex è una delle compagnie petrolifere più indebitate del mondo. Il suo ex numero uno Emilio Lozoya è stato incriminato per corruzione ed è estradato l’estate scorsa dalla Spagna al Messico.
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