12 Luglio 2021 - 19:34

Incidenza più alta dei casi. Si rischia ritorno alle zone gialle?

zone gialle

Aumentano i contagi da variante delta. Ma il solo annuncio delle zone gialle potrebbe portare a pioggia di disdette

Secondo i dati forniti dalle simulazioni, entro fine agosto si rischia il raggiungimento del 70% di casi da variante delta, una situazione che potrebbe determinare il rischio di ritorno alle zone gialle. Ma è davvero possibile un ritorno ad un numero maggiore di misure restrittive da osservare nel caso di un aumento dei contagi? E quali potrebbero essere le possibili conseguenze?

A tal proposito ci sono alcune osservazioni messe in campo dai governatori regionali, Governo e rappresentanti di categorie, che maggiormente soffrirebbero per un ritorno alle limitazioni. Ad oggi, la variante delta del coronavirus ha raggiunto il 30% della popolazione, ma mentre i reparti di terapia intensiva e quelli di degenza covid sembrano svuotarsi, dall’altro l’aumento dei contagi comincia a diventare significativo.

Il numero dei nuovi contagi nella giornata odierna (888) preannuncia un ritorno del raddoppio settimanale dei contagi, considerando che nella stessa giornata della scorsa settimana essi ammontavano a 480, cioè quasi la metà. Le regioni più colpite da un aumento significativo sono Abruzzo, Marche, Campania e Sicilia che potrebbero rischiare di uscire dalla zona bianca.

Inoltre uno dei parametri utilizzati fino ad ora per un ritorno alle zone gialle è l’incidenza del virus variante delta ogni 100 mila abitanti, cioè quando i essi superano le 50 unità. Inoltre l’indice Rt e il superamento del tasso di occupazione del 40% dei reparti di degenza e del 30% delle terapie intensive potrebbero, secondo le linee guide attuali, riportare un numero di misure maggiormente restrittive.

I governatori regionali hanno espresso a tal proposito una rivalutazione dei parametri e pertanto di considerare rilevanti un indice Rt ospedaliero rispetto al singolo aumento dei casi su base regionale, considerando il numero di vaccinazioni effettuate e l’ attuale svuotamento dei reparti destinati all’emergenza. Tuttavia il Ministero della Salute non sembra condividere la stessa posizioni delle regioni, in quanto i nuovi positivi sono soprattutto tra i non vaccinati.

Mentre il Governo e il Ministero non hanno annunciato imminenti incontri per una rivalutazione del quadro epidemiologico su base nazionale, arriva forte e chiaro il monito dei rappresentanti di categoria come Federalberghi, che mettono in guardia da un possibile ritorno alle zone gialle, il cui solo annuncio potrebbe determinare un nuovo crollo del settore turistico in lenta ripresa e una pioggia di disdette.