Uno studio all’avanguardia e un nuovo strumento capace di svelare oggetti fino a questo momento nascosti alla vista dell’essere umano. Il telescopio spaziale Chandra della Nasa ha individuato nell’universo oggetti ritenuti buchi neri supermassicci, in quantità enormemente superiore al numero finora calcolato.
Una scoperta sensazionale svelata durante il convegno della Società Astronomica Americana a Seattle: a condurre le operazioni un gruppo di studiosi guidati dal Centro per l’Astrofisica Harvard-Smithsonian. Grazie all’utilizzo dei raggi X è stato possibile confrontare i dati raccolti da Chandra con quelli di un telescopio ottico presente in New Mexico, rivelando la presenza di più di 800 di questi oggetti “misteriosi”.
“Questi risultati dimostrano quanto sia fondamentale confrontare i dati ottici con quelli a raggi X”, spiega Amanda Malnati dello Smith College del Northampton, tra gli autori dello studio: “Il catalogo raccolto da Chandra è un tesoro in continua crescita, che sarà fonte di molte scoperte negli anni a venire”.
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