Indulgenza plenaria richiesta dal Papa per i malati di Coronavirus

Oggi, presso la Basilica di San Pietro, il Papa pregherà per il Coronavirus e applicherà l’indulgenza plenaria. Scopriamo di cosa si tratta

Il Papa alle 18, presso il Sagrato della Basilica di San Pietro, concederà un’indulgenza plenaria e pregherà affinchè si arresti la pandemia del terribile Coronavirus, che sta mietendo vittime in tutto il mondo.

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In questo particolare venerdì di Quaresima il Santo Padre, così come tutta la Chiesa, i vescovi e le altre autorità ecclesiastiche, sono vicini in questo momento di sofferenza e invocano la protezione di Dio.

Durante la funzione avverrà anche l’adorazione del Santissimo Sacramento, che porta alla Benedizione Urbi et Orbi e potrà concedere l’indulgenza plenaria. Ma di cosa si tratta?

Cos’è l’indulgenza plenaria

Questo è un rito mediante il quale viene abolita, del tutto o in parte, la pena temporale per i peccati confessati e assolti grazie alla Confessione. Se il peccato sparisce, però, resta l’effetto del male causato, che l’indulgenza cancella.

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lI requisito per ottenerla è, oltre ai sacramenti come Confessione ed Eucaristia, anche la volontà del Pontefice. Nel caso di questa emergenza sanitaria, si può applicare questo provvedimento agli ammalati di Covid-19, ai sanitari e ai loro familiari.

Il decreto della Penitenzieria Apostolica, pubblicato lo scorso 20 marzo, sancisce: “Si concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa o della Divina Liturgia, alla recita del Santo Rosario o dell’Inno Akàthistos alla Madre di Dio, alla pia pratica della Via Crucis o dell’Ufficio della Paràklisis alla Madre di Dio oppure ad altre preghiere delle rispettive tradizioni orientali, ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile”. 

 

 

 

Redazione ZON

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