Fonte: pixabay
L’Istat (Istituto Nazionale di Statistica) stima che a dicembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività sia aumentato dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua.
In merito al dato annuale l’Istat precisa che si tratta «dell’aumento più ampio dal 1985 (quando fu pari a +9,2%), principalmente a causa dall’andamento dei prezzi dei beni energetici (+50,9% in media d’anno nel 2022, a fronte del +14,1% del 2021)».
Per l’Istat “il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici“.
Il reddito delle famiglie consumatrici è aumentato in termini nominali dell’1,9% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi finali sono cresciuti del 4,1%.
La propensione al risparmio delle famiglie consumatrici «è stimata al 7,1%, in calo di 1,9 punti rispetto al trimestre precedente» ed è «scesa a livelli inferiori rispetto al periodo pre-covid».
Il potere d’acquisto delle famiglie, tuttavia, è cresciuto sul trimestre precedente dello 0,3 per cento.
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