Influenza 2019, meno casi ma virus più pericolosi

È in arrivo il virus dell’influenza 2019/2020. Secondo gli esperti, si conteranno meno contagi ma rischi maggiori per le categorie a rischio. Sottolineata l’importanza del vaccino

Anche quest’anno ci si prepara all’arrivo dell’influenza 2019. Nelle prossime settimane, un numero sempre crescente di paziente inizieranno ad accusare i sintomi tipici di un’epidemia di influenza. Per questo motivo è iniziata la campagna di sensibilizzazione e di vaccinazione che si protrarrà fino a dicembre.

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Secondo gli esperti, analizzando i virus in circolazione negli scorsi mesi nell’emisfero australe, i nuovi ceppi in arrivo anche in Italia sono leggermente diversi dai soliti. In particolare, sono state riscontrate delle varianti dei virus H3N2 e H1N1. Queste mutazioni possono provocare maggiori complicanze dei soggetti anziani e adulti a rischio (H3N2) e nei più piccoli (H1N1). Insieme a questi, saranno in circolazione anche i virus B/Colorado e A/Kansas, già conosciuti nelle precedenti stagioni.

Stando alle stime, se nella scorsa stagione il numero di pazienti colpiti è stato di circa 7 milioni, quest’anno dovrebbero ammalarsi circa 6 milioni di persone. Ma, come già detto, complicanze respiratorie come polmonite, bronchite, sinusite ed otiti, o cardiache risulteranno maggiori rispetto agli altri anni.

Chi deve vaccinarsi?

Le categorie a cui è consigliato effettuare il vaccino rimangono sempre le stesse. Bambini, anziani e soggetti a rischio. Tra i soggetti a rischio ci sono:

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  • cardiopatici,
  • diabetici,
  • pazienti affetti da malattie respiratorie,
  • donne incinte,
  • lavoratori i strutture a lunga degenza,
  • pazienti affetti da malattie neurologiche, renali, epatiche,
  • pazienti con disturbi endocrini, metabolici e malattie del sistema immunitario come AIDS,
  • soggetti in terapia cronica con steroidi,
  • persone obese con IMC>40,
  • pazienti fino a 19 anni in cura per lungo periodo con aspirina.

Si ricorda che il vaccino copre solamente dai quattro ceppi virali più pericolosi. La trasmissione avviene anche per innumerevoli virus che provocano solo deboli sintomi senza essere pericolosi per la salute e per i quali sarebbe inutile una copertura vaccinale.

Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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