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Non era la partita da vincere quella di ieri, e questo lo sapevano un po’ tutti. Non era l’obbiettivo principale di questa Inter, finalizzata a due match di importanza superiore anche ad una sfida al Maradona contro il Napoli campione d’Italia. La rincorsa nerazzurra ha come traguardo la finale di mercoledì con la Fiorentina in Coppa Italia e quella del 10 Giugno in Champions League con il Manchester City. Queste le due date segnate in rosso nel calendario dell’Inter, due partite da dentro o fuori che possono valorizzare una stagione.
Nonostante questo però, i nerazzurri non devono scordare una cosa: mancano ancora due giornate da giocare in campionato e nulla è ancora deciso. Se fino a qualche giorno fa sembrava ormai sicura la qualificazione alla prossima Champions League, le vittorie roboanti di Milan e Atalanta hanno rimesso tutto in discussione. In questo senso la sconfitta contro il Napoli assume un nuovo significato per l’Inter, che ha l’obbligo di tutelarsi per il prossimo anno. Inzaghi dovrà certamente pensare a come vincere le due finali, ma allo stesso modo dovrà dare continuità ad un percorso che lo sta portando a giocarsi l’ultimo atto della coppa dalle grandi orecchie.
Le sfide contro Atalanta, rivale in questo finale di stagione, e Torino possono rappresentare anche loro in un certo senso delle finali. Garantirsi il piazzamento Champions anche quest’anno e vincere dei trofei renderebbe ancora più clamorosa una stagione iniziata con scetticismo ed evolutasi nel giro di pochi mesi.
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