Inter, il centrocampo tecnico di Inzaghi affonda a Bologna
Certe volte bisognerebbe pensare davvero a cose semplici. Nel calcio i dettagli sono fondamentali, ma anche la percezione della situazione attuale fa da monito per una partita. Questa dovrebbe essere la base di ogni singolo allenatore professionista, ma a quanto pare a volte non tutti ricordano questi passaggi basilari. Prendiamo il caso ieri di Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter che ieri ha affrontato al Dall’Ara il Bologna. Una squadra estremamente fisica e reattiva, che a centrocampo conta non solo degli ottimi playmakers, ma anche dei mastini pronti a recuperare palla.
Come se ciò non fosse già un campanello d’allarme, oltre a questo mettiamoci anche che il campo del Dall’Ara sembra essere in situazioni pietose, tanto che le zolle di erba non sono tutte pianeggianti ma rialzate. Per finire, la giornata di ieri è stata caratterizzata a Bologna da un forte vento, unito a piogge incessanti che hanno accompagnato la partita dall’inizio alla fine.
Secondo voi ora, amati lettori, è sensato da parte dell’allenatore dell’Inter mettere in campo giocatori da palleggio in situazioni del genere? Ha senso schierare il doppio regista dopo mesi di distanza dall’ultima partita ufficiale di Brozovic e Calhanoglu insieme dal primo minuto, in un match dove la palla fatica a viaggiare? Come è logico pensare, il centrocampo del Bologna ha annichilito quello interista in queste condizioni, di fatto meritando così la vittoria ottenuta con Orsolini. Un allenatore di Seria A, quindi, aspirante al secondo posto in classifica (e già questa frase rende l’idea) e che si gioca ancora un percorso in Champions League può commettere certo errori?
Chissà se a fine campionato l’Inter inizi seriamente a riconsiderare la posizione del proprio tecnico in panchina. Certi errori sono davvero gravi e difficili da digerire.
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