screen da youtube
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Irama guarda con fascino al mercato latino. Dopo aver scalato le classifiche di vendita con Mediterranea ed aver collezionato con l’album “Crepe” diverse certificazioni, eccolo tornare con una versione tutta spagnola di una delle hit estive più apprezzate.
Il pezzo ha l’obiettivo di sedurre e conquistare il mercato oltreoceano, in particolare con la collaborazione con De La Ghetto, Irama pensa in spagnolo. La versione caliente del brano che ci ha fatto ballare sotto l’ombrellone lo vede impegnato con il noto artista americano, cresciuto artisticamente a Porto Rico.
La scelta non è casuale, infatti la spanish version raccoglie un’eredità importante. In estate Mediterranea è stato il brano più ascoltato dell’estate su Spotify in Italia. Con oltre 37 milioni di stream. Perché non ripetere quindi lo stesso successo, ma spostando lo sguardo ancora un po’ altrove?
Da ieri è disponibile su YouTube il nuovo volto di Mediterranea in feat. con De La Ghetto, contributo entrato subito in tendenza. Sull’onda delle oltre 17 mila views in meno di 24h, il video ha la regia di Gianluigi Carella ed ha la firma di Warner Music Italy.
Sulla scia delle atmosfere già viste in Mediterranea, la versione costruita con De La Ghetto è fedele alle immagini e alle sensazioni vissute nella prima regia di Carella. Irama monta un imponente cavallo e nel look e nei colori omaggia la copertina di “Crepe”. Prodotto da Francesca Andriani, Guglielmo D’Avanzo ed Enrico Sanna, si percepisce un colpo d’occhio eccezionale grazie ad un ottimo Direttore della Fotografia, Federico Tamburini.
Predominante nel videoclip è ancora una volta l’uso del corpo di ballo, guidato dal coreografo Simone Milani sullo sfondo delle scenografie intessute da Federico Faini. La formazione è composta dai ballerini: Simone Milani, Francesca Bazzucchi, Federica Criscione e Jesus Andrea Guia Gallaraga.
In Mediterranea versione spagnola hanno collaborato due portentose crew, quella italiana e quella USA e la resa finale è visionaria, antologicamente sequenziale e molto fa pensare all’universo filmico. La ricerca del taglio veloce, l’introduzione di fotogrammi rubati confermano lo sguardo furbo di Carella che ancora una volta si diverte a dirigere uno scatenato Irama. De La Ghetto è perfettamente a suo agio e piuttosto che fare la parte dell’ospite d’onore si immerge nel pezzo con una sorprendente empatia musicale divenendone co-protagonista.
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