L’Italia ha bisogno di persone come Silvia Romano

Un paese alla deriva in un mare di odio assopito e risentimento: l’Italia, oggi più che mai, necessita di una rivoluzione culturale

L’Italia ieri ha potuto riabbracciare Silvia Romano, rapita in Kenya e liberata dopo 18 mesi di prigionia. Un giorno di festa per il salvataggio della connazionale che in certi momenti sembrò essere insperato. Un’operazione che è stata possibile grazie alla grande professionalità dei servizi segreti italiani.

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Fin qui sembrerebbe una bella storia che non ha altro da raccontare. E invece no. Anche in questo caso, l’Italia, ha mostrato il meglio e il peggio di sé. Seppur per la maggiore l’opinione pubblica ha espresso felicità per il lieto fine della vicenda, non sono mancati insulti e commenti di odio nei confronti della venticinquenne milanese.

Dall’abito con cui è scesa dall’aereo e alla sua conversione all’Islam fino al riscatto pagato per liberarla: l’Italia ha tirato fuori tutto il repertorio del suo bigotto provincialismo. Anche stavolta è stato purtroppo possibile fare i conti con un popolo immaturo che pecca di mancanza dii empatia. Un popolo che non riesce a cogliere la profondità eterna di un abbraccio con la propria madre dopo mesi e mesi di prigionia, proprio nel giorno della sua festa. Il misero quadro che viene fuori è desolante: la mancanza di solidarietà è sostituita da una continua ricerca di scontro e polemica. A trionfare, invece, è l’apparenza, il giudizio approssimativo ed il rancore.

Se non riusciamo a commuoverci e a gioire neanche in queste occasioni, significa che abbiamo sbagliato tutto fin dal principio. Quindi, abbiamo davvero bisogno di una rivoluzione culturale. Una rivoluzione fatta di solidarietà, rispetto, amore. Sarebbe a dir poco necessario ricordare a chi parla di riscatti, che la felicità non ha nessun prezzo. Senza alcuna retorica, in Italia abbiamo bisogno di tante persone come Silvia. Persone capaci di andare in luoghi difficili a regalare sorrisi. Sorrisi in grado di vincere le lacrime. Persone immensamente coraggiose, capaci di credere davvero che un mondo migliore è possibile.

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Attilio Senatore

Studente di Giurisprudenza presso l'università degli Studi di Salerno e autore di una raccolta di poesie dal titolo "Non è tardi per sognare".

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