Italia Music Lab vuole contribuire a costruire un’industria musicale più rappresentativa, più inclusiva, che tenga conto di tutte le diversità nel rispetto di tutte e tutti, in cui ogni persona si senta al sicuro e valorizzata.
La musica è sempre stata un mezzo per esprimersi liberamente, abbattere stereotipi, combattere le disuguaglianze, creare ponti: in occasione dell’8 Marzo, la Fondazione Italia Music Lab “dà i numeri” e annuncia una serie di misure con l’obiettivo di ridurre il gender gap e la discriminazione nella musica italiana. Prime fra tutte, due nuove collaborazioni: una partnership con Equaly, realtà italiana che si occupa di parità di genere all’interno del music business e la sponsorizzazione a Keychange, un’iniziativa co-finanziata dall’Unione Europea che sta trasformando il futuro della musica internazionale.
Sono sicuramente numeri sconfortanti, ma che per fortuna lasciano intravedere qualche trend positivo per i prossimi anni. Un esempio: guardando alle classifiche Spotify, negli ultimi 4 anni è cresciuto il numero di artiste under 30 italiane. Al momento il 59% delle artiste presenti in classifica singoli è under 30, una demografica che ha avuto una percentuale di crescita superiore agli uomini, segno che il vento sta finalmente cambiando grazie alle nuove generazioni.
E parlando di nuove generazioni, dopo aver lanciato la prima tornata di bandi, Italia Music Lab ha dato un’occhiata ai numeri. Le artiste hanno rappresentato in media il 23,3% dei candidati, ma sorprendentemente il 51,9% dei vincitori. Un segno che le musiciste che si fanno avanti hanno progetti mediamente più validi e strutturati. Un dato che viene confermato anche dallo studio di Nuovo Imaie, secondo il quale da un solo 7,44% di ruoli primari interpretati da donne nel campione di canzoni considerato, il valore economico generato è più che doppio, pari al 16,78%.
Infine, guardando all’estero, sono interessanti i dati riportati dal report annuale “FACTS” di Female Pressure: la quantità di artiste presenti nelle lineup di festival di musica elettronica nel mondo è cresciuta dal 9% nel 2012 al 27% del biennio 2020-2021. Contrariamente a quanto si possa pensare, i festival più grandi tendono ad avere una percentuale minore di artiste in lineup, al contrario dei festival finanziati da fondi pubblici e quelli guidati da direttrici artistiche.
L’impegno concreto di Italia Music Lab: la creazione di un advisory committee per la diversità e l’inclusione, nuove regole per i bandi e nuove partnership con Keychange e Mission Diversity
In questo panorama la Fondazione Italia Music Lab non rimane con le mani in mano, ma ha deciso di intraprendere una serie di misure e attività per fare attivamente la propria parte:
Per maggiori informazioni: https://www.italiamusiclab.com/diversita-e-inclusione/
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