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Juve, Arthur-Locatelli è la password per il centrocampo

I minuti della rimonta contro la Roma hanno confermato una cosa in casa Juve: con Arthur in campo, Locatelli è libero di svariare e dividersi i compiti

“Il caos spesso genera la vita, laddove l’ordine spesso genera l’abitudine” – la Juventus in questa stagione ha mostrato il mare in tempesta e le onde ancora non sono calme. Tanti punti di domanda. Alcune risposte certe, altre ancora incomplete. Allegri ha spesso ripetuto che la soluzione vincente si ottiene dagli errori, i bianconeri ne hanno commessi tanti. Poche idee di gioco, scarsa organizzazione a centrocampo e poca finalizzazione in attacco. Le annate passano spesso da una svolta, che per la Juventus potrebbe essere l’irrazionalità degli ultimi minuti contro la Roma. Abbandonare alcuni “dogmi allegriani” (ricordiamo che era in tribuna), per avvicinarsi alla spregiudicatezza. I bianconeri hanno il dovere di farsi trascinare dall’entusiasmo e di mettere in tribuna pensieri “speculari”

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Foto: Facebook Juventus

Arthur e Locatelli: la coppia del bisogno

“Dobbiamo migliorare tecnicamente”, questa è una frase che Allegri ripete spesso, ma che alla Vecchia Signora si può applicare attualmente a determinati giocatori. L’allenatore non ha più una squadra piena e completa di campioni come al passato, quando con una semplice giocata poteva portare a casa i tre punti. Ha degli allievi che hanno la necessità di essere instradati, non trovano la via da soli.

“Servono i gol dei centrocampisti”, altro cartello che Allegri ha fissato alla Continassa. Il più propenso sembra McKennie, ma spesso è relegato a dei compiti che lo allontano dall’obiettivo. Locatelli ha dimostrato di essere il giocatore maggiormente “pensante” e intelligente, capace di posizionarsi al posto giusto. Al Sassuolo ha spesso giocato in coppia e in mediana, ora in bianconero ha dovuto prendere le redini posizionandosi davanti la difesa. L’ex Milan ha mostrato grandi capacità negli ultimi metri, sia realizzative sia da rifinitore, ma per farlo ha bisogno di una spalla. Arthur sembra quella giusta, l’unico capace di dargli il cambio in possesso e permettergli alzare la sua posizione e di inserirsi, un po’ alla Khedira.

Foto: Instagram Dybala

Dybala, il falso interno per un centrocampo a tre

Il gol contro la Roma fa parte del suo repertorio, così come il suo giocare a tutto campo. Spesso l’incapacità tecnica di alcuni giocatori lo costringono ad arretrare molto il baricentro. Con Arthur e Locatelli, questo si vedrebbe bene. La Joya andrebbe a posizionarsi tra le linee, alcune volte da “falso interno”, scambiando la posizione con il McKennie di ruolo. Allegri ha giocatori per risollevare il morale della squadra, anche senza Chiesa, basta farli giocare e soprattutto serve mettere i migliori, nelle giuste posizioni.

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Antonio Salomone

Scrivo per amore dello sport o seguo lo sport per l'amore della scrittura? Entrambe le cose. (Quasi) giornalista pubblicista. Tra le poche cose ho una Laurea in Scienze della Comunicazione e un Master in Giornalismo Sportivo. Amo approfondire ed essere un testimone della realtà.

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