Juventus, dal buio alla luce: le tappe del trionfo
Juventus: dalla Serie B a Cristiano Ronaldo: la strada del successo bianconero, frutto di programmazione e crescita manageriale
Dalla Serie B a Cristiano Ronaldo, una scalata imperiale che sancisce la crescita della Juventus. La programmazione, la pazienza, gli investimenti centrati e la politica della società hanno contribuito al dominio bianconero. Gli anni successivi alla risalita in Serie A, sono stati in linea con gli obiettivi della dirigenza, centrando la posizione utile per un posizionamento in Champions League, e addirittura impegnando zone alte della classifica.
Iniziano i lavori per lo stadio di proprietà
Nel 2008 viene presa la prima decisione che si rivelerà utile in futuro: lo stadio di proprietà. L’11 novembre 2008 inizia la demolizione del vecchio Delle Alpi, conclusasi il 25 giugno 2009. Cinque giorni più tardi si avvia la costruzione del nuovo impianto.
Nel 2009 si tocca il fondo a livello sportivo, la “Vecchia Signora” si posiziona al settimo posto e non fa più paura alla Serie A. La situazione si ripeta l’anno successivo con “Madama” che si riposiziona fuori dall’Europa, ma qualcosa cambia a livello dirigenziale.
Il cambio ai vertici, Agnelli è il nuovo presidente
I bianconeri non riescono ad imporsi sul rettangolo di gioco e provano a farlo fuori, mettendo su una società, che si rivelerà il tassello delle future vittorie. Andrea Agnelli è il nuovo presidente, Giuseppe Marotta il direttore generale e Fabio Paratici assume il ruolo di coordinatore dell’area tecnica. La nuova dirigenza riesce già a raggiungere un’importante obiettivo: l’11 giugno la Juventus, a seguito di un accordo con il Comune di Torino, acquisisce l’area della Continassa per 99 anni, dando continuità al progetto Stadium.
La nuova linea manageriale si fa subito sentire, approdano a Torino calciatori già formati per pochi spiccioli o a parametro zero. Il primo grande colpo è Barzagli, che veste bianconero nel gennaio del 2011, seguono durante la sessione estiva molti investimenti. Tra i grandi acquisti ricordiamo Vidal, uno sconosciuto che in poco tempo ha fatto le fortune del club. Il capolavoro porta il nome di Andrea Pirlo, per molti finito ma in realtà ancora fresco e pimpante.
Completano il mercato Vucinic, Lichtsteiner, Giaccherini, che si vanno ad aggiungere ad altri calciatori rinati grazie al nuovo allenatore Antonio Conte: Bonucci e Marchisio. La Juventus vince il campionato dopo un testa a testa con il Milan e ritorna in Champions League. Il ritorno in Europa rende maggiormente appetibili i colori bianconeri.
I primi grandi colpi e la nuova politica societaria
La società continua a fare investimenti a poco prezzo e rafforza la squadra, che vince anche il campionato successivo e raggiunge i quarti della coppa dalle grandi orecchie. Pogba a parametro zero, si rivelerà una delle mosse di mercato più importanti degli ultimi anni. Il primo colpo internazionale avviene l’estate successiva con l’acquisto di Tevez. Conte vince il terzo scudetto consecutivo e abbandona la squadra.
La “nave” viene affidata a Massimiliano Allegri, accolto tra i fischi a causa della sua precedente gestione al Milan. Fischi trasformati in applausi in poco tempo. Il mister livornese oltre a vincere il campionato raggiunge la finale di Champions League contro un Barcellona fenomenale, che poteva vantare la cosiddetta MSN.
La crescita del fatturato
Il percorso netto in Europa permette alla società di aumentare il fatturato che incomincia a crescere dopo le numerose vittorie tra le mura amiche, con molti brand che vogliono farsi rappresentare, in particolare l’Adidas, che ha attualmente firmato un ricco contratto, e ovviamente la Jeep.
La campagna di potenziamento continua con una politica ben precisa, la cessione di un big all’anno fino al raggiungimento del fatturato dei più grandi club. Il sacrificato è Tevez, che lascia la “Vecchia Signora” insieme a Pirlo. I sostituti non sono da meno, Dybala e Mandzukic su tutti, acquistati per circa 60 milioni in due. L’estate successiva rimpingua le casse della società la cessione a tre cifre di Pogba, che ritorna al Manchester United.
La società adotta una strategia aggiuntiva e costruttiva, acquistando dalla rivali i migliori giocatori, rafforzandosi e allo stesso tempo indebolendo gli altri. Gli acquisti di maggiore spessore sono Higuain e Pjanic.
Allegri raggiunge nuovamente la finale, perdendo contro il Real Madrid, e vince il sesto campionato consecutivo. In questi anni oltre a crescere sul campo, con acquisti di campioni, Agnelli ottiene anche una stabilità da grande squadra. La maledizione continua a colpire i bianconeri in Europa, mentre in Italia si scrive la storia, centrando il settimo sigillo.
L’acquisto di Cristiano Ronaldo
L’estate del 2018 segna l’apice del lavoro della famiglia Agnelli, l’acquisto del secolo, Cristiano Ronaldo.Finalmente torna in Serie A un “pallone d’oro”. Il portoghese fa subito del bene alla sua squadra, che raggiunge le vette in borsa. L’acquisto di Cr7, rende maggiormente appetibile il marketing bianconero, che cresce a dismisura.
Ad accompagnare il fuoriclasse è un altro campione della stessa nazione, Joao Cancelo, che copre l’unico anello debole della squadra, la fascia difensiva del lato destro. Attualmente la squadra è coperta in ogni zona del campo e vanta una rosa lunghissima, diventando imbattibile per le squadre del nostro Paese.
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