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Negli anni 40 fu il “The Doll Experiment” a testare il livello di intolleranza degli americani, con i bimbi convocati per l’esperimento che preferivano sempre le bambole bianche a quelle di colore. Ma nel 2017 è una piccola biondina impertinente di due anni a far capire agli americani quanto ancora la questione razziale sia presente e radicata bella società post-Obama. Lei è Sofia, soprannominata ormai la bambina con la bambola nera, e la sua storia ha già fatto il giro del mondo.
Sofia e quel ragalo inatteso
L’apisodio è singolare e tenero, ed è stata la madre di Sofia, Brandi Benner, a raccontarlo su un social network. La piccola doveva scegliere un regalo, e, racconta la mamma “Quando siamo arrivate al negozio ha scelto la bambola-dottoressa perché nella sua testa lei è già una dottoressa. Propone un controllo medico a tutti quelli che entrano a casa”. La bambola, però, era nera.
Quando la piccola si è vista incalzare dalle domande della madre, che le chiedeva perchè non ne avesse scelto una che assomigliasse a lei, Sofia non ha avuto dubbi e ha risposto che quella bambola le somigliava perchè era una dottoressa, proprio come lei.
Insomma, tanto è bastato a questa innocente creatura per dare una lezione epocale a tutta l’America e non solo. La bambina con la bambola nera non ha pensato all’apparenza ma alla sostanza, senza costrutti culturali e razziali, senza pregiudizi e senza che nessuno la indirizzasse verso la sua scelta, il tutto contrapposto allo sgomento della commessa che ha assistito alla scena. Quanto abbiamo ancora da imparare.
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Quando l’ha vista su quello scaffale non ha avuto dubbi e l’ha comprata. Lei, Sofia, la bambina con la bambola nera, che a soli due anni sta insegnando la tolleranza agli americani
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Negli anni 40 fu il “The Doll Experiment” a testare il livello di intolleranza degli americani, con i bimbi convocati per l’esperimento che preferivano sempre le bambole bianche a quelle di colore. Ma nel 2017 è una piccola biondina impertinente di due anni a far capire agli americani quanto ancora la questione razziale sia presente e radicata bella società post-Obama. Lei è Sofia, soprannominata ormai la bambina con la bambola nera, e la sua storia ha già fatto il giro del mondo.
Sofia e quel ragalo inatteso
L’apisodio è singolare e tenero, ed è stata la madre di Sofia, Brandi Benner, a raccontarlo su un social network. La piccola doveva scegliere un regalo, e, racconta la mamma “Quando siamo arrivate al negozio ha scelto la bambola-dottoressa perché nella sua testa lei è già una dottoressa. Propone un controllo medico a tutti quelli che entrano a casa”. La bambola, però, era nera.