La prevenzione ci sta a cuore: il nuovo evento SIGM Salerno

La prevenzione ci sta a cuore: l’evento Giovani Medici Salerno volto a sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione cardiovascolare

La prevenzione ci sta a cuore”, in primis per i giovani medici.

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Si tratta del nuovo evento targato Giovani Medici Salerno, che si terrà domenica 17 giugno a partire dalle 9:30 presso il Lungomare Trieste a Salerno (all’altezza delle Poste Centrali).

L’iniziativa nasce da un’idea del Lions Club Salerno “Principessa Sichelgaita” in collaborazione con la sede provinciale di Salerno del S.I.G.M. (Segretariato Italiano Giovani Medici), con il SISM (Segretariato Italiano Studenti Medicina) Salerno ed ASM (Associazione Studenti Medicina) Globuli Rossi.

Una cultura della prevenzione

L’evento rientra nell’ambito delle giornate di educazione sanitaria volte a promuovere una cultura della prevenzione rivolta alla popolazione.

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L’obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza sulle patologie cardiovascolari, sull’impatto dei fattori di rischio cardiovascolare e sull’importanza della prevenzione, con un’attenzione particolare sull’aneurisma dell’aorta addominale.

Un team di medici e nutrizionisti metterà a disposizione le proprie competenze per eseguire la valutazione del rischio cardiovascolare, con raccolta dell’anamnesi, misurazione della pressione arteriosa ed ecografia dell’aorta addominale, il tutto in maniera gratuita.

Aneurisma dell’aorta addominale (AAA): epidemiologia e prevenzione

L’aneurisma dell’aorta addominale viene definito come una dilatazione avente diametro superiore o uguale a 3 cm.

Colpisce oltre 700.000 persone in Europa (84.000 in Italia) con circa 220.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno (27.000 nel nostro Paese). Ogni anno in Italia 6.000 persone muoiono per rottura di AAA.

Rientrano tra i fattori di rischio più significativi:

  • Età avanzata;
  • Sesso maschile;
  • Anamnesi familiare in parenti di I grado positiva per AAA;
  • Ipertensione;
  • Dislipidemia;
  • Fumo;
  • Obesità;
  • BPCO;
  • Cardiopatia ischemica.

Studi di screening hanno dimostrato che pazienti con 1 o più fattori di rischio hanno una probabilità di sviluppare un AAA fino a 5.8 volte superiore rispetto alla popolazione normale.

I risultati documentano, inoltre, l’efficacia dello screening, soprattutto se eseguito su maschi over 65 con fattori di rischio.

 

 

Redazione ZON

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