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La scorsa notte, in viale Kennedy, uno sconosciuto ha piazzato un ordigno sotto l’automobile di una 49enne di Latina. La donna, uscita illesa dall’attentato, sarebbe l’ex moglie di un uomo che, qualche settimana prima, è stato vittima di un’aggressione con colpi d’arma da fuoco. Pare che il movente del tentato omicidio sia stato uno scatto di gelosia legato ad un’altra ex dell’uomo che al momento del folle gesto era convivente dell’aggressore.
Gli inquirenti per adesso non si sbilanciano in supposizioni prive di fondamento, ma rimane il dubbio di un disegno criminoso al centro del quale si trova proprio l’ex marito della vittima. Poco dopo l’esplosione, alcuni testimoni affermano di aver visto un uomo vestito di nero fuggire dal luogo del misfatto.
La città laziale non è nuova a questo tipo di intimidazione: solo tre mesi fa, un altro ordigno è esploso sotto l’auto di un uomo di 45 anni, titolare di un negozio di fiori nei pressi del cimitero cittadino. L’uomo non si trovava nella sua Lancia Y.
È difficile supporre che tra i due casi ci siano dei collegamenti, le Forze dell’ordine sono al lavoro per eliminare o confermare queste ipotesi. Certamente si tratta di gesti forti per mandare messaggi chiari ad alcune persone e due bombe in tre mesi, nella stessa città, potrebbero non essere un caso.
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