Le Iene e lo scandalo del Nomenclatore Tariffario
La iena Filippo Roma ci parla dello scandalo del Nomenclatore Tariffario dei dispositivi medici, che non viene aggiornato da ben 17 anni
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Nella puntata de Le Iene, andata in onda martedì 16 febbraio su Italia Uno, la iena Filippo Roma si è occupato dello scandalo del Nomenclatore Tariffario dei dispositivi medici, che non viene aggiornato da ben 17 anni, mentre per legge l’aggiornamento deve avvenire massimo ogni tre anni.
Durante il servizio, Filippo Roma manda in onda il video della conferenza stampa di chiusura dell’EXPO di Milano, in cui il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, aveva tirato fuori un telefono cellulare d’annata (degli anni ’90), donatogli proprio dalle Iene un anno e mezzo fa, perchè intervenisse sul grave problema dell’aggiornamento del Nomenclatore, che riguarda 2 milioni e mezzo di disabili in Italia.
Il Nomenclatore Tariffario è l’elenco di tutti i dispositivi medici che lo Stato passa gratis ai disabili italiani, ma che a tutt’oggi è fermo e non viene aggiornato dal 1999, quindi non prevede i dispositivi più avanzati che la tecnologia ha sviluppato negli ultimi anni, come il puntatore oculare: uno strumento molto sofisticato che consente a chi, per esempio, è malato di SLA, di comunicare con il solo movimento degli occhi.
Aggiornare il Nomenclatore è di prioritaria importanza, soprattutto per tutelare le famiglie più bisognose: un dispositivo di ultima generazione, come il puntatore oculare, costa all’incirca 20mila euro, una cifra proibitiva per la maggior parte delle famiglie, eppure strumenti di questo tipo sono l’unico modo che hanno queste persone per poter comunicare col mondo esterno.
Per questo motivo, Filippo Roma si era recato dal presidente del Consiglio Renzi un anno e mezzo fa, per chiedergli di far aggiornare al Ministro della Salute Lorenzin il Nomenclatore: l’impegno, più volte preso dal premier Renzi, non è stato però mantenuto.
Si è arrivati a febbraio 2016 con un nulla di fatto: il Nomenclatore è ancora fermo al 1999, e i disabili sono ancora costretti a vivere con una tecnologia obsoleta di venti anni fa, che impedisce loro di fare anche le cose più semplici.
Lo Stato, anzichè tutelare i più deboli, come prescritto dalla Costituzione, dimostra indifferenza e noncuranza!
Per vedere l’intero servizio di Filippo Roma clicca qui
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