Lega nel caos per lo scandalo Bonus Iva: almeno 7 coinvolti
Dal vaso di Pandora dello scandalo bonus partite Iva, emergerebbero altri 7 nomi afferenti alla Lega di Salvini che in Veneto non ricandida i “furbetti”
Oltre ai due deputati già sospesi, la Lega continua ad essere al centro dello scandalo bonus partite Iva: tra le fila del partito, come riportato anche da Il Fatto Quotidiano, ci sarebbero almeno altri sette politici che avrebbero indebitamente richiesto il sussidio.
Ma essi sarebbero solo la punta di un iceberg, in quanto stando ai dati Inps, almeno duemila amministratori locali ne avrebbero fatto richiesta da Marzo.
Certo, sulla bontà delle richieste andrebbero fatti gli opportuni distinguo: gli eletti al Comune, infatti, potrebbero usare a loro discolpa il fatto di non essere politici di mestiere; discorso diverso, invece, per i consiglieri Regionali (che pure in alcune realtà sono coinvolti) il cui stipendio per la carica che ricoprono va dagli ottomila ai 12mila Euro.
Come detto, la Lega risulterebbe al momento essere il partito maggiormente invischiato nello scandalo partite Iva. E proprio internamente al partito si è consumata nelle ultime ore una disputa interna tra il leader Salvini e il governatore del Veneto Zaia sulla giusta punizione da infliggere ai furbetti: sospensione o non ricandidatura?
Alla fine ha prevalso la seconda strada: in Veneto i tre che hanno chiesto il sussidio non saranno ricandidati. Lo ribadisce anche Matteo Salvini, che oggi in conferenza stampa a Forte dei Marmi ha detto: “Abbiamo già deciso, Zaia l’ho sentito. Non saranno ricandidati”. Infine, rilancia: “In Veneto vinceremo con almeno il 70% dei consensi”.
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