L’ex segretario della Lega Roberto Maroni lancia la sfida all’attuale segretario Matteo Salvini. L’ex presidente della Regione Lombardia ha lanciato una bordata al prossimo ministro dell’Interno
Era ormai molto tempo che
Roberto Maroni non compariva sulla
scena pubblica. Dopo tanti mesi in cui era accreditato come probabile premier, la sua figura si è poi adagiata, fino a sparire. Ora, però, il politico sceglie il giorno dopo il conferimento dell’incarico di
Governo a
Giuseppe Conte per ricomparire. E per scagliarsi contro
Matteo Salvini, leader attuale della
Lega. “
Non è un mistero che io fossi contrario a un governo Lega-Cinque Stelle. Avrei preferito che governassero senza di noi, per poi vederli fallire. Salvini sarebbe andato al governo con un centrodestra più forte che mai. Ciò detto, se questo governo nasce, io non farò il tifo contro.” ha dichiarato Maroni. Per quanto riguarda l’argomento Ministero dell’Interno, si esprime così: “
Sì, certo. Abbiamo parlato delle delicatezza del Viminale e di come si dovrà comportare. Vede, questo è un ministero affascinante e anche molto delicato. Quando siedi su quella poltrona ricopri un ruolo importante e assumi dei poteri che non ha nessun altro ministro, nemmeno il presidente del Consiglio o il capo Dello Stato.” A questo punto, l’ex segretario leghista lancia la bordata a Salvini, che sa tanto di sfida per il Carroccio: “
Dare mano libera alla polizia? Gliel’ho detto: non si può fare. Sono cose che si dicono nei comizi, ma poi quando sei lì, ti rendi conto che hai responsabilità enormi e tra l’altro che si tratta di un ruolo incompatibile con quello di un segretario di partito. Si rischia di creare dei problemi di cortocircuito e questa è una cosa che Matteo non aveva considerato. Il ruolo deve essere istituzionale e super partes, sennò non funziona.” Insomma, Salvini è avvisato. Roberto Maroni è più agguerrito che mai, e
vuol riprendere lo scettro leghista.