Legittima difesa, Sergio Mattarella firma, ma scrive alle Camere
La legge sulla legittima difesa è stata promulgata. Sergio Mattarella, però, avverte le Camere e indica il giusto funzionamento della nuova norma
Un’approvazione con riserva. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ufficialmente promulgato la legge sulla legittima difesa. Contestualmente, però, il Capo dello Stato ha inviato una lettera ai Presidenti delle Camere e del Consiglio. La lettera contiene alcuni dettami sul corretto funzionamento della norma.
“Va preliminarmente sottolineato che la nuova normativa non indebolisce né attenua la primaria ed esclusiva responsabilità dello Stato nella tutela della incolumità e della sicurezza dei cittadini, esercitata e assicurata attraverso l’azione generosa ed efficace delle Forze di Polizia.” ha dichiarato Sergio Mattarella nella lettera.
“Segnalo che l’articolo 3 della legge in esame subordina al risarcimento del danno la possibilità di concedere la sospensione condizionale della pena, nel caso di condanna per furto in appartamento o per furto con strappo ma che lo stesso non è previsto per il delitto di rapina. Un trattamento differenziato tra i due reati non è ragionevole poiché – come indicato dalla Corte costituzionale, nella sentenza n. 125 del 2016 – gli indici di pericolosità che possono ravvisarsi nel furto con strappo si rinvengono, incrementati, anche nella rapina.” ha poi scritto.
“Bellissima notizia per gli italiani perbene e pessima per i delinquenti: come avevamo promesso, da oggi la legittima difesa è legge dello Stato! Grazie al presidente della Repubblica. Noi stiamo dalla parte di chi si difende.” ha dichiarato un gioioso Matteo Salvini.
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