L’isola di Gallinara comprata per 10 milioni da un magnate ucraino

Gallinara comprata da Olexandr Boguslayev, 42 anni, ucraino residente a Montecarlo, figlio del presidente della Motor Sich, fornitore dell’aviazione russa

Gallinara era stata in passato rifugio dei Papi e sede di una prestigiosa abbazia. Privatizzata nell’ottocento, in seguito divenne rifugio dei nazisti nel Novecento per poi passare nelle mani di nove facoltose famiglie liguri e piemontesi. Adesso, invece, Gallinara ha un nuovo proprietario.

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Il nuovo proprietario

Il suo nome è Olexandr Boguslayev, ha 42 anni, e ha comprato l’isola attraverso le “Gallinette“, la società di Montecarlo che ha materialmente effettuato l’acquisto. In più, Boguslayev è proprietario di diverse altre società immobiliari in Costa Azzurra. Suo padre, Vyacheslav Boguslayev, è un politico e industriale ucraino di 81 anni, nonché guida della Motor Sich, storica azienda fornitrice dell’aviazione russa e tra i più grandi produttori mondiali di motori per aerei, missili ed elicotteri.

A causa dei vincoli paesaggistici, essendo parte della Riserva Naturale Regionale, sull’isola di Gallinara non si può costruire. Nell’unica villa presente sull’isola vennero ricavate le proprietà immobiliari dei nuovi proprietari e l’approdo è vietato ai turisti. Ora, grazie al lavoro di un giovane avvocato di Nizza, Yannick Le Maux, e un legale di Torino, Alberto Cortassa, Boguslayev è riuscito a far maturare l’acquisto e dal 17 luglio, segnando un nuovo capitolo della complicata e tortuosa storia dell’isola. L’atto sottoposto a prelazione da parte di Stato, Regione e Comune verrà perfezionato nei prossimi mesi.

La storia di Gallinara

Nel corso del Medioevo divenne prima rifugio di San Martino di Tours, nel quarto secolo dopo Cristo. In seguito di papa Alessandro III, in fuga da Federico Barbarossa nel 1162. Divenuta poi un territorio del Vaticano, si trasformò in sede di un’abbazia affidata ai monaci benedettini. L’abbazia conobbe il suo apice d’influenza tra il VIII e il XIV secolo. Solo alla metà dell’800 l’isola privatizzata passò in proprietà al banchiere di Imperia Leonardo Gastaldi. Nella seconda guerra mondiale usata come insediamento da un battaglione della Wehrmacht che scavò numerose gallerie e grotte per nascondere le armi. Nel 1960 l’acquistò l’industriale genovese Riccardo Diana, che ci condusse acqua ed elettricità, trasformando l’unico approdo tra le rocce in un porto e costruì Villa Diana. Una ventina d’anni dopo la proprietà passò a un gruppo di nove famiglie facoltose della Liguria e del Piemonte.

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Attilio Senatore

Studente di Giurisprudenza presso l'università degli Studi di Salerno e autore di una raccolta di poesie dal titolo "Non è tardi per sognare".

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