21 Novembre 2020 - 17:48

Loredana Bertè, il terribile sfogo: “Fui violentata a 17 anni”

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Loredana Bertè, ospite a Verissimo, ha raccontato la violenza subita quando aveva solo 17 anni: “Denunciate al primo schiaffo”

Un’intervista coraggiosa quella che Loredana Bertè ha concesso a Silvia Toffanin, oggi, 21 ottobre, nel salotto di Verissimo. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, che ricorre il prossimo 25 novembre, il programma di Canale 5 ha dedicato il suo appuntamento settimanale alle testimonianze di donne che, nel corso della propria vita, hanno dovuto affrontare una violenza.

Loredana Bertè ha raccontato di essere stata vittima di violenza a soli 17 anni da un uomo e di non aver denunciato: “Sono stata violentata anche psicologicamente. La colpa non è nostra, non metteteci le mani addosso”. Poi ha aggiunto, rivolgendo un appello a tutte le donne: “Denunciate al primo schiaffo, non aspettate il secondo“.

L’infanzia dolorosa

L’artista, inoltre, ha confidato alla Toffanin momenti molto dolorosi della propria infanzia: Ho visto mio padre massacrare di botte mia madre all’ottavo mese di gravidanzaHo visto le mattonelle del bagno bianche imbrattate di sangue. Ogni volta che metteva Beethoven qualcuno doveva essere picchiata. Mia madre mi portava al mare per dimenticare, ma non ho dimenticato”.

La confessione nel libro autobiografico

In un passo molto significativo del suo libro autobiografico, si legge: “Sono cresciuta con la regola del niente: niente giocattoli, niente bambole, niente regali. Niente di niente. […] Il padre a passi lenti attraversava il corridoio. “Nasconditi”, mi pregava Mimì, mentre lui superava il bagno, la cucina e il salone. Ero solo una bambina… Ma chi fosse veramente il padre e quali abissi nascondesse la nostra apparente normalità, io lo sapevo”.