Il Milan potrebbe presto avere un nuovo direttore sportivo. Leonardo sembra infatti propenso a rassegnare le dimissioni alla fine della stagione e tra i nomi dei possibili successori alla carica di ds del club rossonero ha preso corpo nelle ultime ore il profilo di Luis Campos, attualmente in Francia al Lille.
Alle origini del possibile addio di Leonardo ci sarebbe il rapporto conflittuale con l’ad Ivan Gazidis. Quasi in parallelo, il rapporto tra lo stesso Gazidis e Campos è cresciuto nel tempo e nelle ultime settimane il feeling è arrivato alle stelle. Il manager portoghese avrebbe già dato la sua disponibilità a lavorare per il club di via Aldo Rossi e il suo pedigree si sposa alla perfezione con la linea definita da Gazidis. Il club rossonero è infatti orientato a un percorso di valorizzazione dei giovani e anche in ottica mercato i profili cercati sono giovani talenti, possibilmente under 23, a basso costo e con margini di crescita esponenziali. In questo senso Luis Campos è l’uomo perfetto.
Il portoghese è uno scout con pochi rivali e ha una storia di grandi talenti scoperti e presi a basso costo e poi esplosi e rivenduti con plusvalenze da capogiro. Pensiamo solo al suo periodo al Monaco e ai nomi che è riuscito a portare nel Principato. Il talento più scintillante è sicuramente Kylian Mbappè, portato in prima squadra e venduto per 180 milioni agli sceicchi del PSG. Plusvalenze da record sono state fatte registrare anche per Fabinho (comprato a 6 e venduto a 45), Lemar (comprato a 4 e venduto a 60), Martial (ceduto al Manchester United per 80 milioni) e l’attuale rossonero Bakayoko ( preso a 8 e venduto a 40).
Nel corso degli anni Luis Campos ha creato una rete di osservatori di altissimo livello ed è riuscito anche ad elaborare un sistema di valutazione dei giovani talenti molto affidabile e preciso, per quanto lo scouting non sia certo una scienza esatta. Ogni giocatore viene infatti valutato con un punteggio da 1 a 5 e ad ognuno viene poi data una classificazione che varia da un massimo di A1 (talenti sicuri) ad un minimo di D (giocatore marginale).
Ogni anno il database del manager portoghese si arricchisce di 3mila nuovi prospetti che vengono poi suddivisi in fasce di prezzo: fino a tre milioni, da tre a sei milioni, oltre i sei milioni. Ogni osservatore deve poi rispettare un massimo di dieci righe per la descrizione di ciascun calciatore. La sintesi è infatti ritenuta una dote essenziale per ogni talent scout.
Il ds del Lille è un vero e proprio ‘maniaco’ del suo lavoro. Nella sua attuale squadra ogni giocatore è sottoposto a un regime alimentare duro e personalizzato in base alle caratteristiche personali. Forse anche per questo il Lille è riuscito nell’impresa di arrivare secondo in classifica, dietro solo al PSG, qualificandosi così per la fase a gironi della Champions League.
Nulla è ancora ufficiale, il Milan ha ancora un obiettivo da raggiungere in campionato e ci sarà tempo per valutazioni dell’organigramma societario. Una cosa è però certa. Se Leonardo dovesse lasciare il posto a Luis Campos, i rossoneri resterebbero in mani esperte e capaci.
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