Auguste Rodin e Alberto Giacometti a confronto a Madrid, alla Fundación MAPFRE. in una mostra che durerà fino al 10 maggio.
I due artisti, che in vita non si sono mai incontrati, saranno messi a confronto con 200 opere e due diversi modelli e filosofie sulla figura umana.
Uno ha modellato la fisicità umana in maniera realistica attraverso i racconti mitologici, mentre l’altro ha reso le sue figure umane lunghe e fragili. Jean Genet le definiva “custodi dei morti”.
La mostra è stata realizzata grazie all’intervento di Catherine Chevillot, Catherine Grenier and Hugo Daniel, al Museo Rodin di Parigi e alla Fondazione Giacometti.
L’esposizione si compone di 9 sezioni, concepite come fossero un dialogo tra le opere, creando un continuum di stili del XIX secolo e dell’Avanguardia del XX.
Questo percorso ha lo scopo di mettere in luce similitudini e differenze dei due maestri, i quali hanno creato una personale concezione dell’essere umano ante e post Seconda Guerra.
Entrambi hanno sempre amato la realtà. Rodin affermava: “La bellezza risiede solo dove c’è verità”. Inoltre, entrambi hanno avuto a che vedere con il passato, il modo di plasmare la materia e il continuo mettersi in gioco.
Il gruppo scultoreo Les Bourgeois de Calais, l’Eustache de Saint-Pierre di Rodi, il Piccolo busto di Silvio e quello di Diego di Giacometti, sono solo alcuni dei capolavori esposti nella capitale spagnola.
A confronto anche due versioni de L’homme qui marche, realizzate da entrambi.
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