A Sinzina, nel distretto di Koutiala, a sud-est dello stato del Mali, tre italiani sono stati sequestrati da forze armate non identificate, probabilmente jihadisti. Questo è ciò che è stato riportato dai media maliani, secondo cui la coppia insieme al proprio bambino hanno subito l’aggressione in terra africana. Insieme a loro anche un togolese.
I quattro in totale stavano svolgendo la loro attività da missionari come testimoni di Geova. A dare l’annuncio del loro rapimento, un funzionario locale di Koutiala che ha chiesto di restare anonimo. Per ora non è stato nominato alcun riscatto da parte dei rapitori.
“Secondo le mie informazioni, un togolese e tre italiani (Testimoni di Geova) sono stati rapiti giovedì notte vicino alla città maliana di Koutiala (sud) da sospetti jihadisti armati a bordo di un veicolo. Il giorno del rapimento, il suddetto veicolo è stato visto in un garage a Koutiala.”
Questa la traduzione del tweet scritto da un giornalista maliano. Probabilmente la causa del rapimento è da collegare a contrasti religiosi tra i missionari e le forze jihadiste a Mali. Si attendono novità su un possibile riscatto per le quattro persone rapite.
Dopo la notizia dei mercenari russi sequestrati dalle forze jihadiste, adesso è toccato anche a tre dei nostri compatrioti. La speranza è che la situazione possa risolversi nel miglior modo possibile.
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