Si poteva già pensare, inizialmente, che la querelle non sarebbe finita subito. Dopo le parole non certo lusinghiere di Mario Draghi sulla situazione economica italiana, il dibattito si è scatenato, e la Lega è arrivata ad attaccare il governatore della BCE.
“Mi sembra improprio che il massimo responsabile della stabilità finanziaria in Europa emetta degli allarmi, seppur poi velati, circa la tenuta delle banche di un Paese che è sotto il controllo della sua vigilanza.” ha dichiarato Alberto Bagnai, presidente della Commissione Finanze del Senato.
“Difficilmente mi immagino un governatore della Banca d’Italia dire che una banca tale è poco solida a mercati aperti. Un comportamento simile sarebbe del tutto assurdo, come è assurdo che il governatore della Bce dica che c’è un rischio. Lui quel rischio deve gestirlo e finora lo ha fatto tramite il Quantitative Easing, l’acquisto di titoli pubblici e privati da parte della BCE, cioè una monetizzazione mascherata del debito pubblico.” ha poi concluso.
La guerra tra la Lega e Mario Draghi non è ancora conclusa.
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