Plasmata dalla cinepresa di Craig Gillespie, la storia della pattinatrice Tonya Harding diventa una commedia nera. Merito anche della performance ispirata di Margot Robbie candidata agli Oscar come Attrice Protagonista
Attenzione a “
Tonya“: il film di Craig Gillespie potrebbe essere il vero
outsider degli Oscar 2018. Candidato a ben tre premi, tra cui quello per la
Miglior Attrice Protagonista,
Margot Robbie, il film racconta
la vera storia di Tonya Harding, la pattinatrice americana simbolo degli Anni ’90, che si porta sulle spalle il peso di una vita tutt’altro che dorata.
La parabola di Tonya Harding
Tonya Harding è diventata un’icona del pattinaggio artistico a stelle e strisce, dopo essere stata la prima donna ad eseguire il
triple Axel, l’unica figura del pattinaggio artistico che prevede un salto. Da lì, la sua carriera ha subito un inesorabile tracollo, anche viste le non facili
vicissitudini familiari a cui la Harding doveva far fronte: il film,
in sala dal 22 Marzo, in particolare si concentra sul suo matrimonio infelice e sul r
apporto burrascoso tra lei e la madre (interpretata da Allison Janney, anche lei candidata ad un Oscar, ma nella categoria Attrice non Protagonista). Tonya Harding fu allontanata dalle competizioni alla metà degli Anni ’90, dopo che suo marito aveva cercato di favorirla intimidendo una sua rivale.
Verso la notte degli Oscar
Oltre a puntare sulle due comprimarie, “Tonya” può contare anche sul
montaggio di
Tatiana S.
Riegel per accaparrarsi una delle statuette più ambite del cinema americano.