Marte resta un pianeta a spedizione proibitiva e lo sbarco in terra rossa è sicuramente un obiettivo a lungo termine. Intanto è possibile effettuare gite virtuali, salendo a bordo di un rover che sarà messo a disposizione dalla Nasa a partire dal 2020.
Di visibile ci sarà la sola lettura di una lista di adesioni contenuta all’interno di un chip. L’elenco includerà tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa. Questo esperimento si aggiunge a quello del 2018 grazie al quale la Nasa spedì il proprio nome su Marte attraverso la missione InSight.
Prima ancora, al 2014 risale il 1° test di lancio di un rover denominato Orion’s First fight. In attesa del 2024, anno di stima di un nuovo sbarco sulla Luna e del ben più lontano 2033, in cui sarà forse possibile raggiungere Marte, tutti gli appassionati potranno anticiparmi attraverso questo chip.
La missione avrà lo scopo di ricercare tracce di vita passata, definire il clima reale di Marte, così da acclarare o smentire l’antica definizione di pianeta rosso. Inoltre primario obiettivo sarà quello di raccogliere campioni da analizzare una volta rimessi i piedi sulla terra.
Una magra soddisfazione, ma che rappresenta comunque un anticipo di un progetto davvero ambizioso, al quale l’organizzazione americana ha giurato di aver già iniziato a lavorarci su. Del resto leggere il proprio nome in una spedizione virtuale lanciata nello spazio attraverso un chip che viaggia su un rover non è certo un’esperienza da tutti i giorni.
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