Ieri Radio Radicale ha salutato il suo direttore Massimo Bordin. Il giornalista muore all’età di 67 anni.
Un uomo da una vita pignola, ordinaria e controllata, credeva che tutto fosse catalogabile. Ha rappresentato il maggior esponente della critica politica e la sua voce era espressione di un’idea di buoni e cattivi. Fino al 2010 curava dal lunedì al venerdì la rubrica Stampa e Regime. Ha presentato la rubrica settimanale Mediorientale.
“Radio Radicale non nacque per essere “la radio del Partito Radicale”, quanto piuttosto tentare di dimostrare concretamente, attraverso un’opera da realizzare, come i Radicali intendono l’informazione.
Creare un dato emblematico, in maniera sostanziale e non astratta, di quello che il servizio pubblico dovrebbe fare”. Così Massimo Bordin spiegava la sua radio.
In seguito ad una malattia ai polmoni, ieri il giornalista Bordin lascia tutti noi.
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