Dopo il 14 Dicembre, data della manifestazione a Roma che ha visto la presenza di oltre 100 mila presenze, il fondatore Mattia Santori chiarisce alcuni punti focali del movimento. La prima cosa che ci tiene a precisare è che “non saremo mai un partito. L’Italia è in rivolta, una rivolta pacifica. Il processo è avviato e non si potrà arrestare”.
“Il Movimento delle Sardine piace. Piace perché è fondato, formato e portato avanti da giovani. Piace perché riporta le manifestazioni in piazza, quelle pulite e pacifiche, dove ad unire sono i valori. Piace perché ci fa sognare che si se si vuole si può fare. Pensare che quattro giovani 30enni riuniti a Bologna una sera si siano guardati e abbiamo detto: “è il momento di fare qualcosa, è il momento di nuotare.” ha poi dichiarato.
Il Movimento nasce a Bologna e nel giro di pochi mesi ha suscitato un successo clamoroso tanto da essere sulla bocca di tutti, anche di quelli che li contestano e li detestano. La manifestazione scorsa a Roma ha legittimato questo movimento consacrandolo come baluardo dell’anti-salvinismo.
Nel giro di pochi mesi su Facebook le pagine locali del movimento sono moltiplicate e il motto è sempre lo stesso, quello ripetuto dai 4 fondatori (Andrea Garreffa, Roberto Morotti, Mattia Santori e Giulia Trappoloni): “L’unica certezza che abbiamo è che siamo stati sdraiati per troppo tempo. E che ora abbiamo bisogno di nuotare.”
“Siamo quattro trentenni come ce ne sono tanti in Italia. Il processo che abbiamo contribuito a creare sarà lungo ma intanto è iniziato. E per quanto possiamo essere qualcuno all’interno delle piazze, dei nostri collettivi e dei nostri circoli, non siamo nessuno all’interno di questo processo.”
Mattia Santori, durante la trasmissione Piazza Pulita di La7 chiarisce dunque i punti fondamentali del Movimento delle sardine come politica, social network, comunicazione istituzionale, decreti sicurezza.
Riportiamo di seguito i 6 punti fondamentali:
1. Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica invece che fare campagna elettorale permanente.
2. Pretendiamo che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente su canali istituzionali.
3. Pretendiamo trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network.
4. Pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini il più possibile alla verità.
5. Pretendiamo che la violenza, in ogni sua forma, venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica.
6. Chiediamo alla politica di rivedere il concetto di sicurezza e, per questo, di abrogare i decreti sicurezza attualmente vigenti.
Le sardine pretendono perché è arrivato il momento di cambiare e questo lo si può fare solo se si nuota insieme.
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