12 Luglio 2023 - 10:50

Maturità, bocciata all’orale dopo la riammissione del Tar

Una studentessa di Trento è stata bocciata alla maturità dopo essere stata riammessa dal Tar. Niente test d'ingresso all'università

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Un caso che ha dell’unico e dell’incredibile, in qualche modo. A Trento, una studentessa aveva ricevuto la bocciatura in quinta superiore, e la conseguente non ammissione all’Esame di Maturità, a causa di cinque insufficienze. Si era rivolta al Tar, che l’aveva riammessa con riserva all’esame di Stato. Lunedì 10 Luglio, la studentessa, all’ultimo anno di liceo scientifico, ha sostenuto il colloquio orale ma la commissione l’ha giudicata insufficiente, bocciandola.

A riportare la clamorosa notizia è il “T Quotidiano“, secondo cui la decisione del Tar ha posticipato la fine degli esami di maturità per permettere alla ragazza di sostenere la prova. Il consiglio di classe l’aveva bocciata a causa delle insufficienze in matematica, fisica, scienze naturali, diritto e italiano. La studentessa aveva fatto ricorso, affermando che la scuola non avrebbe organizzato i corsi di recupero. Nonostante il rendimento discontinuo e l’alto numero di assenze e ritardi, il tribunale aveva accordato l’ammissione con riserva all’esame. La motivazione era quella che rimandare l’inizio dell’università sarebbe troppo dannoso.

La ragazza di Trento, infatti, aveva già superato il test d’ammissione all’università, per la facoltà di Economia Aziendale. Proprio in virtù di questo, tutti gli scrutini dei maturandi della classe della ragazza, la quinta Q, erano rimasti in sospeso, attirando il nervosismo delle famiglie degli altri alunni. Nell’aula dell’esame erano presenti la famiglia della ragazza, gli avvocati Filomena Alaia e Gian Paolo Sardos Albertini e un gruppo di insegnanti dell’istituto. Dopo sei ore di scrutini, i docenti si sono pronunciati: la studentessa ha ricevuto la bocciatura.

La preside del liceo, Tiziana Rossi, ha dichiarato: “La valutazione è stata raggiunta con obiettività ed equità. In questo senso, avere una commissione in parte esterna aiuta a chiarire situazioni delicate come questa. Ora l’iter resta quello giuridico.