Dopo Sanremo, il consiglio comunale ha votato la proposta del sindaco: “Grazie a Max Gazzè, la nostra leggenda è patrimonio culturale dell’intera nazione”
Ti aspetterò, fosse anche per cent’anni: così recita l’accorato ritornello di “
La leggenda di Cristalda e Pizzomunno“, canzone di
Max Gazzè in gara al
Festival di Sanremo 2018.
Sul palco dell’
Ariston, il cantante è
stato l’interprete di una meravigliosa
favola d’amore, ambientata nella spiaggia di
Vieste. Il merito del cantautore, secondo il comune pugliese, sarebbe stato quello di
“diffondere la leggenda in ambito nazionale ed internazionale”. Il consiglio comunale non ha esitato a pronunciarsi, votando la proposta del sindaco,
Giuseppe Nobiletti:
Max Gazzè è stato insignito della
cittadinanza onoraria. La consegna del titolo si terrà a fine aprile nel
castello di Vieste, non appena saranno noti i dettagli del concerto che il cantate terrà a fine luglio, sotto il
faraglione di Pizzomunno. Cosa c’è dietro la leggenda di Cristalda e Pizzomunno?
Pizzomunno è un giovane marinaio, molto bello. Di lui si innamorano tutte le donne, anche le sirene ne sono affascinante. L’uomo di mare, però, è già innamorato di
Cristalda, la ragazza più bella del villaggio, dai lunghi capelli biondi, baciati dal sole. I due si amano molto, e
Pizzomunno è fedele alla sua amata, anche quando le sirene cercano di lusingarlo. All’ennesimo no del giovane, le creature marine trascinano Cristalda negli abissi del mare. Pizzomunno è immobilizzato dal dolore della perdita: si trasforma lentamente in uno scoglio. Lo stesso domina, oggi, la spiaggia di Vieste: un “
gigante di bianco calcare“. La leggenda del tragico amore, però, si apre alla speranza: ogni cent’anni, in un alba d’agosto, la bella Cristalda risale dall’onda che l’ha sommersa.
E i due amanti possono ricongiungersi.