Il lockdown è da oggi praticamente terminato. La fase critica della pandemia è stata superata sebbene adesso inizi la convivenza con il coronavirus. Riaprono le attività e presto, dove non è già successo, riapriranno anche spiagge e stabilimenti balneari. Ecco quindi che è importante iniziare ad utilizzare le creme solari per prevenire pericolose malattie della pelle come il melanoma.
Il melanoma è il più grave dei tre tipi di cancro della pelle. La forma maligna origina dai melanociti, speciali cellule della pelle adibite alla produzione di melanina. L’esposizione al sole è indispensabile per l’organismo perché favorisce la produzione della vitamina D, importante per ossa, muscoli e sistema immunitario. Quando, però, l’esposizione è eccessiva e ripetuta nel tempo, i danni alla pelle sono dietro l’angolo.
L’abbronzatura non è altro che una difesa dell’organismo dai raggi UV (UVA e UVB) che possono, infatti, favorire la nascita di melanomi maligni col passare degli anni. Questo tipo di tumore rappresenta circa il 2% delle forme maligne totali e colpiscono soprattutto persone di mezza età e anziani con pelle chiara. Negli ultimi anni, si sta riscontrando un aumento delle diagnosi, probabilmente a causa dell’accresciuta esposizione alla luce solare ed alle lampade abbronzanti.
In genere il melanoma appare su zone esposte della pelle, ma possono anche crescere sotto le unghie e nell’occhio. In quest’ultimo caso bisogna non sottovalutare la comparsa di macchie sull’iride e vista offuscata. A volte capita che una piccola ed innocua escrescenza cutanea si ingrossi, diventando simile ad un nodulo; può sanguinare e cambiare colore sviluppando un orlo nero. Si può anche formare una crosta e provocare prurito.
I metodi di prevenzione del melanoma sono essenzialmente due. Innanzitutto l’autoanalisi, può mettere in luce eventuali cambiamenti di forma e colore dei nei, in vista di una periodica analisi presso lo studio di un dermatologo. In sede ambulatoriale, inoltre, la mappatura dei nei eseguita con cadenza semestrale o annuale, può evidenziare l’insorgere di problemi nel corso del tempo. Il secondo metodo di prevenzione consiste nell’applicazione delle creme solari.
I filtri antisolari, comunemente chiamati creme solari, costituiscono una valida protezione dai danni del sole e aiutano ad avere un’abbronzatura omogenea senza conseguenze. Sono creme a base di sostanze che limitano gli effetti negativi. Un tempo erano a base di PABA, risultato poi allergizzante e potenzialmente cancerogeno per la produzione di radicali liberi. Attualmente sono a base di ossido di zinco ed altre sostanze in grado di proteggere dai raggi UVA e UVB.
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