29 Novembre 2021 - 15:00

Messi e quella farsa chiamata Pallone d’oro: serve chiarezza sui criteri di assegnazione

pallone d'oro

Le indiscrezioni dicono Messi, ma almeno in tre hanno fatto meglio di lui. Il premio individuale più prestigioso sta diventato pura politica?

A due anni di distanza dall’ultima volta, stasera alle 20:30 si terrà la cerimonia di assegnazione del Pallone d’oro 2021. Dopo aver annullato la cerimonia lo scorso anno a causa della pandemia, stasera gli occhi di tutto il mondo “calciofilo” saranno puntati più che sui diretti interessati sui criteri che porteranno alla scelta finale.

Da anni, infatti, le modalità di scelta sono sconosciute al grande pubblico e, forse, anche gli stessi giornalisti che hanno il “diritto di voto”, lo fanno secondo criteri totalmente diversi gli uni dagli altri. Si vota il migliore del mondo o quello che nell’ultima stagione è stato il più determinante? Lo merita chi ha vinto tutto ed è stato protagonista o chi ha il nome più altisonante?

Domande che da anni aspettano risposte e che ad, oggi, non sono mai arrivate.

Un premio politico?

Il peccato originale risale al 2010 e quella vittoria della Pulce che ancora oggi non ha una spiegazione convincente. In quell’anno in cui l’Inter di Mourinho vinse tutto e la Spagna tornò sul tetto del mondo in Sud Africa, la vittoria di Messi a scapito dei più accreditati Sneijder e Iniesta sembrò alquanto sospetta e immeritata.

Nel 2018, invece, fu Modric a vincere il prestigioso premio nonostante un’annata stellare di Cristiano Ronaldo con il Real Madrid campione d’Europa. Una vittoria che sembrò più una ripicca verso CR7, che nel frattempo aveva lasciato Madrid per accasarsi alla Juve, che un vero e proprio attestato di stima verso un giocatore che comunque aveva portato la Croazia alla finale Mondiale in Russia.

Ombre confermate anche l’anno successivo. Nonostante un’annata deludente culminata con l’ennesima rimonta “impossibile” subita in Champions ad Anfield, il numero 10 del Barcellona riuscì ad aggiudicarsi il suo sesto Pallone d’oro, battendo al fotofinish Virgil Van Dijk. Ancora una volta una vittoria “inspiegabile” considerato lo stradominio del Liverpool di Klopp sia in patria che in Europa.

Nel 2020, invece, il premio sarebbe dovuto finire per diritto divino nelle mani di Lewandowski, nome che avrebbe messo sicuramente tutti d’accordo. Uno “scippo” in piena regola da parte di France Football che nonostante la stagione fosse regolarmente terminata, decise di negare il premio al bomber polacco.

Pallone d’oro 2021, un occasione per tornare sui binari giusti

Arrivando alla premiazione di stasera, sono almeno quattro i calciatori che meriterebbero l’ambizioso trofeo. Da Jorginho bi-campione d’Europa con Chelsea e Italia a Lewandowski che ha continuato a segnare a raffica, passando per Donnarumma miglior giocatore di Euro 2020 fino ad arrivare a Messi che ha portato a casa la Coppa America ma reduce da una delle sue peggiori stagioni in blaugrana, trend confermato anche in questi primi mesi parigini.

Assegnarlo a Messi anche quest’anno sembrerebbe più un atto dovuto da parte di France Football che per merito. Nonostante sia uno dei migliori calciatori della storia, le prestazioni dell’ormai ex numero 10 sono in fase calante da diverso tempo. La vittoria della Coppa America, peraltro arrivata in un clima surreale, non giustificherebbe affatto un premio di questa portata.

Assegnarlo invece a Lewandowski piuttosto che a Jorginho, restituirebbe quantomeno quella credibilità ormai persa da diversi anni. Un’occasione da non farsi scappare nel pieno rispetto dell’onesta intellettuale di milioni di tifosi in giro per il mondo e sopratutto nel rispetto del talento di quei calciatori che negli ultimi anni sono stati privati di una vittoria per scelte del tutto politiche.

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