Meteoropatia: già le prime piogge ci deturpano l’esistenza
L’autunno arriva quando arriva la pioggia. È una bella stagione: colori caldi e clima freddo, il tutto innaffiato da abbondante pioggia. Ma piace proprio a tutti?
La pioggia è bella. E non sarebbe neanche tanto sbagliata come affermazione, tenendo presente, però, termini e condizioni. Quando torni a casa stanco, dopo una giornata lunga, rotoli su te stesso, usi gli ultimi avanzi di energia per accendere il camino, crolli sul divano e senti il suono delle gocce di pioggia che s’infrangono sui vetri e sulle tegole, allora si, la pioggia è bella. In situazioni più realistiche, tendenzialmente la pioggia fa schifo. E se la pioggia ti causa malumori vari, è probabile tu soffra di meteoropatia.
Ma non è solo la pioggia o il grigiore a provocare i sintomi della meteoropatia. Persino i più insospettabili – vento forte e pressione atmosferica – incidono notevolmente sul nostro umore. “Il vento forte porta le persone a essere più aggressive, irritate, e anche meno altruiste. Questo principalmente perché ostacola molte delle nostre attività, dal camminare al mantenere equilibrio e coordinazione“, spiega Marco Costa, docente di Psicologia Generale e Ambientale all’Università di Bologna. E conferma (ahinoi) : “Siamo tutti in qualche misura meteoropatici e sensibili alle variazioni ambientali“. La meteoropatia è la condizione che porta a manifestare apatia, mal di testa e desiderio costante di dormire quando fuori il clima è grigio e freddo. Spesso viene anche chiamata depressione invernale, e si divide in 3 casi.
La prima causa mal di testa, difficoltà di concentrazione e insonnia. La seconda invece riguarda esclusivamente chi soffre di asma o dolori cronici, che tendono a peggiorare al cambio del clima. La meteoropatia di terzo tipo è detta da scirocco, ed è associata alla maggiore elettricità statica causata dai forti venti; essa rende le persone più irritabili.
Secondo delle ricerche sui benefici della luce solare, nelle giornate più soleggiate, i clienti di hotel e ristoranti sono più generosi nelle mance, e che il benessere dei lavoratori cresce quando il posto di lavoro riceve luce solare. Ma anche il caldo ha i suoi lati “freddi”, poiché superati determinati livelli di temperatura e umidità, le alte temperature innescano situazioni di stress e spossatezza fisica, anche se, in genere, la bella stagione mette tutti (o quasi) d’accordo. La pioggia è bella. Il sole un pò di più.
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