Musica

Michele Bravi: “Il vero senso dell’amore è nella rinascita”

Dopo lo straordinario successo del brano “Diario degli errori“, Michele Bravi torna per la seconda volta in gara al Festival di Sanremo con l’emozionante brano “Inverno dei fiori“, un brano “nato dalla volontà di raccontare una dichiarazione d’amore dei tempi moderni“, ha dichiarato durante la conferenza stampa il giovane cantante.

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Il mondo dello spettacolo è stato il settore più colpito, e il Festival di Sanremo può essere un segnale di ripartenza per ricominciare. Dietro il mio nome ci sono circa 30/40 professionisti che lavorano insieme a me e questo per me è un grande onore“, racconta Michele Bravi che, prima di parlare del suo brano, ringrazia tutti i lavoratori dello spettacolo. “Negli ultimi anni una parola cardine è stata “disimparare”. Ora viviamo una normalità con nuove dinamiche, abbiamo dovuto imparare di nuovo cosa significasse oggi quotidianità. Abbiamo difficoltà ad intrecciare rapporti umani e volevo raccontare questo gesto di empatia con una canzone“.

La canzone è nata in modo informale. Ho scoperto che esistono dei fiori che possono sbocciare in inverno. In fondo, il vero senso dell’amore è nella rinascita“, continua Michele Bravi, che coglie l’occasione per raccontare il mito legato alla nascita del Calicanto. Secondo la leggenda, in un freddo giorno invernale, un pettirosso allo stremo delle sue forze, cercò riparo dal freddo ma tutti gli arbusti lo cacciarono tranne il calicanto che gli offrì riparo e con le sue ultime foglie cercò di scaldarlo. “Da questo gesto di gentilezza nacque una pioggia di scintille e da quel momento in poi il calicanto fiorì in inverno. La gentilezza può essere un seme di rinascita e con “Inverno dei fiori” racconto proprio questo“, ha raccontato Michele Bravi davanti ad una platea virtuale ammaliata dalle sue parole.

Da oggi è disponibile anche il videoclip del brano in gara a Sanremo 2022 che per la prima volta lo vede alla regia: “La mia passione e la mia creatività possono toccare il cinema e, in questo senso, è la ragione per cui per la prima volta sono alla regia di un mio contenuto audiovisivo. La parte finale racconta una piccola richiesta di aiuto. Sentiamo proprio il bisogno di rifiorire e questa canzone dice: spero che qualcuno si sieda vicino a me e mi dica “spero che vicino a te io possa essere felice” e di avere qualcuno a cui dirlo“, ha concluso Michele Bravi provocando in me un’immaginaria standing ovation per la bellezza, e la cura, che ha riservato per ogni singola parola.

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Lucia Romaniello

Intuitiva, tenace, energica e sincera. Ho conseguito la laurea in "Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spettacolo" presso l'Università degli Studi di Salerno e sono una giornalista pubblicista. Amo profondamente la musica perché, come direbbe un grande Maestro, ci insegna la cosa più importante: ascoltare.

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