17 Luglio 2021 - 11:14

Michelle Hunziker: “Non ho ceduto ai ricatti sessuali”

Michelle Hunziker

La strada è piena di insidie per il mondo delle donne, soprattutto in quello dello spettacolo. Le rivelazioni di Michelle Hunziker

Bella, brava, biondissima e un sorriso formidabile. Michelle Hunziker è sicuramente uno dei volti più amati della tv italiana, e forse l’unica che oltre a far impazzire gli uomini mette d’accordo anche le donne. La sua spontaneità e genuinità non provocano invidia ma voglia di esserle amica. E proprio con le donna, Michelle sono anni che combatte in loro difesa per metterle in guardia dai pericoli, per sostenerle e guidarle verso l’emancipazione.

Michelle Hunziker in una intervista esclusiva la settimanale “Chi” che le dedica la cover parla delle avances ricevute, e sempre rimandate al mittente, per fare carriera. “C’erano persone che mi promettevano il mondo e volevano che andassi a letto con loro. Ricatti sessuali di ogni sorta in cambio di ingaggi. Mi è capitato di tutto e di più, ma sono riuscita a non cadere in nessuna trappola“, confessa.

Michelle fa una riflessione sulle donne: “La violenza tocca tutte perché ha tantissime forme, penso che ogni donna abbia vissuto o vivrà violenza psicologica, discriminazione, boicottaggi vari. Noi nasciamo con la genetica predisposta a farci sei volte il mazzo più degli uomini, e senza lamentarci. Aggiungo, però, che ora questo percorso verso l’emancipazione lo stiamo facendo, sì, vero, ma lo stiamo pagando caro“.

L’impegno con Doppia Difesa

Doppia Difesa è la fondazione Onlus fondata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno nel 2007 per aiutare e sostenere le donne in difficoltà. Nell’intervista Michelle continua: “Finalmente ci sono donne che arrivano ai vertici e da qui in poi questa dovrà diventare normalità.”

Ma questo non accade, o almeno ancora non è la normalità soprattutto per donne che vivono situazioni di precarietà succubi di una società patriarcale ancora radicalizzata. “Spesso con Doppia Difesa vediamo donne intrappolate in situazioni insopportabili da vent’anni e ci chiediamo come sia possibile. C’è di mezzo la paura per i figli, il fatto di non avere mai lavorato: è una scelta nobile quella di occuparsi della famiglia, però poi le donne che incontriamo sono molto pentite di averla fatta. Vengono schiacciate, viene detto loro: ‘Sei una buona a nulla e non vali niente’. E così se dopo vent’anni dici: ‘Ok, non voglio più subire’, dall’altra parte c’è la totale negazione, la totale non accettazione. E quell’uomo con cui dividi la tua vita diventa aggressivo e pericoloso. Per questo, ripeto, l’emancipazione è fondamentale.”