Migranti, Salvini ora spinge sulle “barriere anti-Balcani”

Matteo Salvini, ora, vuole contrastare l’immigrazione proveniente dall’Est Europa. E per farlo utilizza gli stessi metodi del “collega” Viktor Orban

Per il momento, restano solamente pure chiacchiere. Ma Matteo Salvini, dopo la “scazzottata” virtuale avvenuta ieri con la Sea-Watch, oggi si concentra su un altro versante. Infatti, la “guerra” contro i migranti ora si sposta sul versante orientale, nella fattispecie nel Nord Est, dove tantissime persone dai Balcani vengono in Italia per trovare un lavoro o un rifugio dai regimi che sovrastano la politica dell’Europa orientale. E copia in tutto quello che è il vero e proprio suo “modello”, ovvero Viktor Orban. Peccato che gli immigrati dell’Est siano anche ungheresi.

“Se non si riuscisse a interrompere il flusso d’ingresso via terra dalle frontiere orientali non escludiamo alcun tipo di intervento, compreso quello di barriere fisiche. Naturalmente, però, i numeri sono ridotti. Contiamo che il pattugliamento misto italo-sloveno dia i suoi frutti, altrimenti a mali estremi, estremi rimedi. Ci sono esempi in Europa di controllo fisico delle frontiere terrestri.” ha dichiarato Salvini.

“Spero di non essere costretto ad arrivare a tanto, ma se non si riuscisse di interrompere il flusso d’ingresso via terra non escludiamo alcun tipo di intervento, compreso quello di barriere fisiche. Da Gennaio a Giugno ne abbiamo contati un migliaio, ma non possiamo parlare di emergenza. L’incremento degli arrivi dei migranti dalla rotta balcanica fa parte della normalità dei flussi estivi.” ha poi concluso.

Insomma, il “problema” migratorio (sempre secondo il Capitano della Lega) non è più confinato solamente alle rotte africane, ma assume connotati macroscopici.