Milan e Napoli, le capolista inarrestabili: il cammino si fa insidioso
Milan e Napoli sono a pari punti posizionate al vertice della classifica dopo un percorso fin qui perfetto. Ma fino a quando potrà durare?
Dieci vittorie, un solo pareggio e 31 punti collezionati su 33. Questo è il tabellino delle prime della classe, Milan e Napoli, posizionate al vertice della classifica di Serie A. Entrambe le squadre stanno percorrendo una strada incredibilmente vittoriosa che le ha rese protagoniste indiscusse di questa prima parte di campionato. Una strada da record, insomma, nel vero senso dell’espressione.
Un inizio da record
Il dominio della classifica non è l’unico traguardo raggiunto da Milan e Napoli in questa prima fase del campionato di Serie A. Trentuno punti in undici giornate significano anche record. Il Milan, infatti, ha portato a casa un primato assoluto. I rossoneri, nello specifico, non erano mai riusciti nella loro storia a conquistare tutto il bottino in dieci dei primi undici turni. Il Napoli, invece, ha già raggiunto questa meta sotto la guida di Maurizio Sarri nella stagione 2017-2018, la quale si concluse poi con il secondo posto dietro alla vincente Juventus. Non si può parlare di novità per i partenopei di Spalletti, dunque, ma hanno comunque eguagliato il record di qualche annata fa.
Fino ad ora solo Juventus e Roma erano riusciti in un’impresa del genere. I bianconeri hanno infatti vinto 10 delle prime 11 partite nella stagione 2005-2006 con Capello e nella stagione 2018-2019 con Allegri. I giallorossi, invece, hanno raggiunto questo obiettivo nell’annata 2013-2014 con Rudi Garcia.
Gli ostacoli sulla strada per il successo
Solo una tra Milan e Napoli potrà vincere lo scudetto, ammesso che fino alla fine del campionato siano ancora loro a contenderselo. Sarà fondamentale, dunque, non fare passi falsi ma le insidie non mancano. Lo sa bene soprattutto il Milan che, un po’ sulla falsa riga dello scorso anno, ha dovuto fare i conti in questo avvio di stagione con infortuni e casi di Covid-19. Circostanze che non hanno permesso ai rossoneri di schierare i titolarissimi presenti in rosa. Se da un lato, dunque, il diavolo ha beneficiato dell’esponenziale crescita di Tonali, quasi rinato sia dal punto di vista tecnico che sul profilo della personalità, dall’altro ha dovuto rinunciare più volte a suoi pilastri come Bennacer, Theo Hernandez, Brahim Diaz e Maignan.
Nonostante ciò i rossoneri sono riusciti ad ottenere ottimi risultati, vincendo contro le big del torneo quali Lazio, Atalanta e Roma e pareggiando contro la Juventus. Il Napoli, invece, ha avuto per certi versi un cammino più facile avendo affrontato soltanto la Juventus e la Roma tra le big del campionato (vincendo con la prima e pareggiando con la seconda). Gli uomini di Spalletti, infatti, rispetto ai Diavoli devono ancora confrontarsi con Lazio e Atalanta. Ed è proprio in queste sfide che potrebbero decidersi le sorti delle prime della classe.
Sulla strada di entrambe, sia Milan che Napoli, ora c’è l’Inter come squadra in lotta per le prime posizioni della classifica. La gara con i nerazzurri potrebbe essere già decisiva, ma il bello viene dopo. I partenopei, infatti, dovranno misurarsi con Lazio, Sassuolo e Atalanta mentre il Milan con Sassuolo, Genoa e Fiorentina. Un tris di gare che sulla carta avvantaggia i rossoneri (i quali hanno già vinto le sfide contro Lazio e Atalanta) e mette il Napoli nella condizione di dover dimostrare di meritare davvero il vertice dalla classifica di Serie A.
Insomma il cammino delle due squadre prime a pari punti potrebbe essere deciso prima ancora di arrivare allo scontro diretto, in programma a dicembre. Uno scontro che, stando alle partite difficili che ha in Napoli prima di giungere ad esso, potrebbe determinare il sorpasso dei partenopei sui rossoneri oppure l’ulteriore distacco del Milan. Ma questa è solo teoria. Nella realtà il Napoli potrebbe anche vincere le sfide difficili che ha contro Atalanta e Lazio, così che il testa a testa si riveli vantaggioso per gli uomini di Spalletti. In una sola parola, imprevedibilità: anche questo è il bello del calcio.
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