Milan, l’Uefa mette in dubbio anche l’attuale management
Dopo la bocciatura del Settlement Agreement, le ripercussioni da parte dell’Uefa potrebbero essere più gravi del previsto e rovinare l’immagine del Milan; I rischi sono aumentati con la messa in dubbio dell’attuale management
Sono ore durissime quelle che stanno avvolgendo i pensieri della dirigenza della dirigenza del Milan, dopo il rifiuto da parte dell’Uefa del Settlement Agreement. A rimpinguare i dolori rossoneri sono le ripercussioni che potrebbero rovinare il brand, sia da un punto di vista finanziario che sportivo.
L’Uefa ha messo in dubbio la società, per la poca solidità e per il grosso debito da estinguere, che la dirigenza ha contratto con il fondo Elliot. Il rifiuto del Voluntary o Settlement agreement nasce da questa ultima considerazione.
Oltre al rifiuto del piano della dirigenza milanista, è stata messa in dubbio anche la gestione dell’attuale management, una vera e propria umiliazione per una delle squadre più importanti al mondo.
I danni potrebbero assumere dimensioni notevoli, la più elevata sarebbe l’esclusione dalla coppe europee più dovute ripercussioni nel campionato italiano.
Il Milan insieme alla Dinamo Mosca è stata l’unica squadra bocciata dall’Uefa e le parole di Fassone non sono di certo ottimistiche nel citare la squadra russa. Il club russo è stato punito con quattro anni di esclusione dalle competizioni europee, con una conseguente gravissima crisi economica , che ha influenzato in negativo il mercato estivo. La mazzata finale è arrivata con la prima retrocessione della sua storia. Ovviamente i tifosi rossoneri si augurano un finale differente.
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